Amore, ti prego, mangia!

Ultima modifica 20 Giugno 2019

Eccoci qui, un’altro degli argomenti scottanti dell’età adolescenziale.
I disturbi dell’alimentazione sono uno dei grandi problemi che a volte si incontrano in questa età e sono difficili da scoprire e da capire.
La società ci bombarda con immagini di super donne sempre in forma, in grado di fare sempre tutto e di essere sempre all’altezza quindi che stranezza c’è in una ragazza che vuole stare un po’ a “dieta”?

Fino a quando la magrezza diventa esagerata e magari a quel punto siamo già sulla via della patologia.
Oppure ci sono quelle/quelli (perché in effetti ormai il disturbo alimentare non è esclusivo del sesso femminile) che si abbuffano come se non ci fosse un domani per poi magari indursi il vomito ed eliminare il fardello.

ragazza-dieta

È difficile capire il perché e il percome, e da genitori ci si chiede come sempre dove, quando e in cosa uno sbaglia; il percorso psicologico che si deve fare per uscire da queste turbe è una strada ardua, un percorso a volte famigliare di sostegno e controllo. Essere presenti ad ogni pasto, controllare che alla fine non si cerchi il vomito, assicurarsi che il pasto rimanga in quel corpo che sembra sempre più smunto, pallido ed amaciato.

Oppure controllare che il pasto non sia esagerato o che non abbia la possibilità di andare al supermercato a strafogarsi di schifezze che plachino quella rabbia che il cibo riesce a sedare.

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Mangiare o non mangiare sembra una soluzione a quello che non riesce a dire, ad urlare al mondo, al fatto di sentirsi inadeguati nei confronti di chiunque e qualunque situazione.

Essere in grado di gestire il cibo o la mancanza di esso fa sentire potenti o comunque ci da la sensazione di avere sotto controllo la situazione… ma è proprio solo una sensazione.

Perchè quella nostra creatura si senta così inadeguata, sbagliata nei confronti del mondo, quando a noi invece sembra l’essere più bello e perfetto del mondo è una cosa che non siamo in grado di capire.

Non ci sono risposte certe e soddisfacenti per tutti.
A volte, quando penso all’adolescenza, a tutti i pericoli / problemi / difficoltà che si incontrano e affrontano per diventare grandi mi viene voglia di fare due cose: fermare il tempo in modo che i miei piccoli, non crescano mai, tenermeli sempre così bamboccini, gestibili, simpatici, impacciati, divertenti… oppure accelerare il tempo in modo che tutto passi velocemente, talmente velocemente che non si possa avere il tempo di soffermarsi sull’istante, che tutto li sfiori senza poterli mai toccare o intaccare.
Ma… notizia delle notizie.. NON SI PUO’!!
Ci si deve passare TUTTI, belli e brutti. Noi ci siamo passati e ora tocca a loro, ma quanto è tremendo vedere qualcuno che ami così tanto soffrire ed essere in qualche modo impotente davanti a questa sofferenza.

Sara Mazzoleni

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