Area Sacra di Largo Argentina visitata col FAI

Ultima modifica 30 Ottobre 2017

Sabato 25 ottobre, passeggiando dietro casa, ho intravisto delle persone dentro l’. Cosa rarissima. La mia curiosità ha prevalso anche sulla fame (era l’ora di pranzo) e ho scoperto che il FAI del Lazio, il Fondo Ambientale Italiano, organizzava un breve tour per gli iscritti e i non iscritti.

Io, il nano e Marito ci siamo messi in fila e dopo appena 15 minuti siamo scesi giù.

Area Sacra di Largo Argentina

La visita all’Area Sacra di Largo Argentina

Siamo stati accolti da una volontaria dell’organizzazione che ci ha accompagnato lungo la visita al tempio A, il primo.

Ho iniziato un live twit a sorpresa come #mammareporter! Certe sorprese bisogna condividerle.

Nell’area sacra, sicuramente parte del nucleo della Roma più antica, e sede dell’antico Senato dove è stato ucciso Giulio Cesare nel 33 ac. sono stati identificati 4 tempi, ma non essendo rintracciabile la divinità a cui erano dedicati sono stati semplicemente chiamati Tempio A, B , C e D.

Il tempio A l’unico calpestabile è del III secolo ac e nel II secolo dc è stato trasformato in chiesa dedicata a San Nicola dei Cesarini, protettore dei Calderari, i lavoratori della pietra calcarea e tufacea.

Probabilmente dedicato a Giunione o a Giuturna, dea delle acque, la pavimentazione originaria è attualmente visibile da una cancellata, mentre si attraversa la cripta semianulare del 1100, una delle 3 sopravvisute in Europa, dove un buco nel muro permetteva la confessione non vista.

Sull’abside accanto all’altare di Marmo di Luni, unico esempio a Roma, si intravedono le pitture dell’abside.

Scesi dal tempio A, la visita è proseguita con una passeggiata fino all’angolo opposto, per ammirare il Tempio B a pianta circolare e gli altri due tempi, purtroppo non calpestabili per gli scavi ancora in corso.

Ho scoperto che Giulio Cesare fu ucciso sotto al palazzo a sinistra del Teatro Argentina, in un’area dove non sono mai iniziati gli scavi.

L’opera di portare allo scoperto i resti fu iniziata nel 1887, ma divenne un progetto statale nel ventennio fascista, quando i resti romani erano simbolici per la gloria dell’Impero. Tanto che non furono sistematiche le operazioni ma randomiche e molto fu rovinato dall’incuria degli archeologi.

Oggi l’area è sotto la tutela della Sovrintendenza, mi sono chiesta come si possano proteggere tante pietre catalogate e abbandonati lì alla pioggia e al vento.

Gli aspetti migliorabili

E’ stata una visita veloce e affollata, vantaggiosamente gratuita, ma non per questo il tour deve diventare una corsa a ostacoli continuamente incalzati dai volontari. I volontari sono sicuramente preparati però spesso i concetti erano passati con stanchezza e frettolosamente.

Tesseramento col FAI, sconto e formula famiglia!

Il FAI organizza moltissime visite in tutta Italia, aperte agli iscritti e anche al pubblico. La tessera per il mese di ottobre costa 29 anzichè 39 euro, se siete interessati iscrivetevi.

E’ forse l’unico ente italiano che prevede una tessera famiglia a 66 euro senza contemplare se i figli sono 2 o 10. Il che è un punto enorme a loro vantaggio!

Per ulteriori informazioni e per saperne di più, vi rimandiamo al programma 2014.

Arianna Orazi

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