I nuovi eroi: Diesel, e i cani poliziotto

Ultima modifica 27 Novembre 2015

Ne abbiamo già parlato, ma oggi voglio rendere merito ancora una volta ad un cane che per proteggere noi è morto. Tutti noi abbiamo ascoltato attoniti le notizie sull’attentato di Parigi e sulle sue conseguenze.
Morti, feriti, caos e soprattutto gente terrorizzata.

Massiva la risposta delle forze dell’ordine francesi che subito dopo hanno fatto irruzione in un appartamento per stanare alcuni dei terroristi coinvolti negli attentati.

diesel

Insieme a loro c’era Diesel, un pastore belga utilizzato dagli artificieri che è rimasto vittima durante il blitz nel covo jihadista a Saint Denis.

Diesel è solo l’ultimo cane poliziotto a perdere la vita in servizio. Sono molti i corpi delle forze dell’ordine, in quasi tutto il mondo, a collaborare con cani addestrati per svolgere vari compiti.
Per diventare un Cane Poliziotto non è necessario avere un pedigree particolare, ma conta la forma fisica ed il carattere. In Italia i cani preferiti sono  pastori tedeschi, pastori belga ed i retrievers. Il Cane viene addestrato con esercizi che assomigliano ad un gioco che alla fine gli frutterà un premio.

Una cosa speciale poi è l’affiatamento che ogni Cane Poliziotto instaura con il suo compagno che accompagnerà nelle quotidiane attività.

Ma, in realtà, cosa fanno i Cani Poliziotto?

Cani vengono impiegati in vari settori a seconda delle caratteristiche del cane stesso: dalla localizzazione, al seguire tracce di malviventi; dal segnalare la presenza di persone nascoste o di indiziati di reato al rintracciare oggetti e/o indumenti nascosti, aiutano a trovare indicazioni, sulla base di oggetti e/o indumenti rinvenuti sul luogo ove sia stato commesso un reato, riescono a localizzare esplosivi e armi occultati.
Ecco Diesel era uno di questi cani che, insieme al suo compagno in divisa, scovava esplosivi andando in avanscoperta durante i blitz.

Questa eroina a 4 zampe, è andata ad aprire la strada agli agenti, a lei, una cagnolona di 7 anni, vicina al meritato pensionamento, affidato il ruolo delicato e cruciale di andare in avanscoperta in cerca di pericoli e scoprire eventuali pericoli. E di pericoli ce ne erano…eccome, tanto è che la nostra eroina e saltata in aria non appena il kamikaze con la cintura esplosiva si è fatto saltare in aria.

Ma Diesel non è morta subito, è andata a morire ai piedi del suo compagno di lavoro, al suo amato compagno di vita.

E Diesel non è che l’ultimo dei tanti cani poliziotto morti compiendo il loro lavoro.

La stessa sorte era toccata 18 marzo scorso, durante l’attacco terroristico al Museo del Bardo costato la vita a 24 persone, ad Akil, il cane eroe della polizia tunisina, entrato in azione quel giorno. Anche Akil, il pastore tedesco di un anno e mezzo della brigada «Al Anyab», era in azione al fianco di un agente quando viene colpito a morte durante la sparatoria. Al termine dell’operazione delle forze speciali, il cane venne portato via in barella mentre gli agenti schierati su due file gli tributavano un lungo applauso in un improvvisato picchetto d’onore.

E potrei continuare ancora, raccontarvene tante di storie come queste. Invece vi invito a sottoscrivere una petizione affinché anche a questi magnifici e generosi aiutanti venga data la possibilità di lavorare protetti, ed anche le squadre cinofile impegnate in retate o incursioni vengano obbligatoriamente equipaggiate con giubbotti antiproiettile, affinché abbiano maggiori probabilità di sopravvivere al loro pericolosissimo mestiere.

Questo il sito dove firmare.

Una firma che può salvare la vita di un animale; una richiesta che non esclude la richiesta ai nostri politici di impegnarsi a sostituire queste coraggiose creature con apparecchiature in grado di assolvere lo stesso compito in modo da non sacrificare vite di animali che, con il loro coraggio, salvano tante vite umane ma che sono a loro volta preziosi ed amati.

Elisabetta Dal Piaz

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