Fiori fritti: malva e calendula

Ultima modifica 29 Settembre 2016

Circa un anno fa  ad una manifestazione dedicata alla gastronomia ho notato una discreta fila che portava ad un furgoncino e incuriosita ho iniziato a sbirciare, e quando ho visto tra le mani di alcune persone vicino a me un cartoccio pieno di frittelline profumate… ho fatto la fila.

Ho scoperto così Fiofrì un ristorante dove la parola d’ordine è cucinare con i fiori; che dire oltre alle mie papille anche i miei occhi ne sono rimasti affascinati.

Nel mio piccolo cono avevo frittelline di lavanda, calendule …una goduria.

Quindi sono andata in biblioteca ed ho cercato qualche libro sui fiori e piante selvatiche, e armata di cestino, macchina fotografica ed un paio di aiutanti, sono partita alla ricerca …ed ecco il mio bottino.

Ho raccolto i fiorellini di malva, guardate che sfumature che ha questo piccolo fiore spontaneo, un capolavoro della natura.

Un po’ di notizie….

Nome scientifico: Malva sylvestris L.
Famiglia: malvaceae
Nome volgare: malva
Dove si trova: negli incolti, ai bordi della strada, negli orti.
Parti utilizzate: foglie in primavera e fiori tra maggio e settembre.
Per le proprietà vi rimando qui

e  la calendula

 

Nome scientifico: calendula officinalis L.
Famiglia: Asteraceae
Nome volgare: fiorrancio coltivato
Dove si trova: negli incolti
Parti utilizzate: i capolini a partire dalla primavera
Per le proprietà guardate qui

 Ma ora passiamo alle nostre frittelle….prima di tutto vi consiglio di raccogliere solo ciò che siete sicuri di conoscere, e soprattutto  in prati  lontani da strade o altre fonti di contaminazione, mi raccomando che non siano stati fatti trattamenti con pesticidi ed altri prodotti chimici.

Poi va scelto l’olio per la frittura, la scelta va fatta in base al punto di fumo, cos’è il punto di fumo?
Corrisponde alla temperatura massima raggiungibile da un olio prima che questo inizi a bruciare e a decomporsi formando sostanze tossiche.

Vi allego una tabella trovata in rete dove ci sono tutti i valori:
Punto di fumo di alcuni oli e grassi

  •  Olio di girasole meno di 130 °C
  •  Olio di soia 130 °C
  •  Olio di mais 160 °C
  •  Olio di arachide 180 °C
  •  Olio extravergine di oliva 210 °C
  •  Olio di cocco 177 °C
Tratta dal sito  http://www.my-personaltrainer.it/oli-friggere.htm
Ingredienti:
  • 1 albume
  • farina
  • sale
  • acqua frizzante ghiacciata
  • olio extra vergine d’oliva per la frittura o in alternativa olio di arachide

Preparazione: lavate i fiori ed asciugateli con delicatezza.

In una ciotola montate l’albume.

In un’altra ciotola mescolate farina sale e acqua fredda, dovrete ottenere la consistenza simil yogurt, aggiungete l’albume montato e tuffateci dentro i fiori.

Friggere in abbondante olio caldo , sarebbe comodo poter controllare la temperatura con l’uso di un termometro che dovrebbe raggiungere i 170°.

Donatella Bartolomei

 

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