I momenti no. Quando proprio non ne hai voglia.

Ultima modifica 29 Giugno 2021

E ci sono anche quei momenti in cui proprio non ti va.
Sei stanca, hai sonno, hai mille pensieri che ti frullano per la testa.

Qualunque sia il motivo, se lui tenta qualche approccio tu proprio non riesci a rispondere. Per fare l’amore bisogna essere ben sveglie e ben disposte, con la mente e il corpo liberi da impedimenti, altrimenti viene fuori una schifezza.

Ma ogni tanto può capitare che non si abbia voglia, che fare l’amore sia l’ultimo dei nostri desideri in quel momento. E allora cosa si fa?

Ci sono tre opzioni:

a) fingere entusiasmo e ricambiare le attenzioni del partner, magari fingendo anche un bell’orgasmo finale come Sally nella celeberrima scena del ristorante in Harry ti presento Sally.

b) Inventarsi una scusa come ad esempio l’antico e sempre attuale “Caro ho mal di testa” oppure il ciclo.

c) Confessare spudoratamente “Caro, stasera proprio non ne ho voglia

Ci sono pro e contro di ciascuna di queste scelte.

Se scegliete l’opzione a vi ritroverete, a giochi conclusi, ancora più stanche di prima (perché fare l’amore è un’ottima ginnastica, ma se avete sonno non è proprio l’ideale) e non vi sarete godute minimamente il tutto: in cambio però non avrete fatto la figura di quella “fredda” con il vostro compagno. Di solito questa opzione viene scelta da donne che non hanno molta confidenza con il proprio partner o si sentono un po’ insicure nella loro relazione.

Se scegliete l’opzione b eviterete la ginnastica serale e potrete godervi il meritato riposo, però avrete peccato un pochino in sincerità; e attente a non abusare di questa tecnica o vi ritroverete con un appuntamento fissato da un buon medico che vi curi l’emicrania.

Se scegliete l’opzione c eviterete come sopra una attività che in quel momento non vi attrae, potrete riposare e sarete state totalmente sincere col vostro uomo. In fondo non siamo macchine e può benissimo capitare di non avere voglia: parlandone sinceramente con il nostro partner avremo anche l’occasione di condividere con lui i pensieri che ci distraggono.

Io personalmente sono per l’opzione c: magari all’inizio provo ad assecondare le richieste del marito, ma se vedo che proprio non è aria glielo faccio capire abbastanza chiaramente. Dall’altra parte si percepisce un leggero disappunto, ma l’importante è riuscire poi a farsi perdonare.

Prendete ieri sera ad esempio: tanta stanchezza e un paio di birre a cena mi hanno reso totalmente inservibile a letto. Ma questa mattina, recuperate le forze con qualche ora di sonno… ho fatto arrivare il marito tardi al lavoro.

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