Paraplegici muovono le gambe dopo la stimolazione elettrica

Ultima modifica 6 Novembre 2015

 

Quattro uomini paraplegici sono tornati a muovere le gambe grazie a delle scosse elettriche al midollo spinale: è il risultato dello studio di Roderic Pettigrew, direttore del National Institute of Biomedical Imaging and Bioengineering (NIBIB), insieme a medici delle Università di Louisville, l’UCLA, l’Istituto di Fisiologia Pavlov e finanziato in parte dalla Fondazione Christopher e Dana Reeve e il National Institutes of Health. 

paraplegiaGrazie a una terapia basata sulla stimolazione elettrica del midollo spinale, a livello della lesione che aveva procurato la paralisi, quattro uomini paralizzati da almeno due anni hanno potuto compiere movimenti volontari delle gambe, in particolare, delle dita dei piedi, della caviglia e delle anche.

Oltre a questi movimenti, i quattro pazienti, tutti rimasti paralizzati in seguito a incidenti in auto e moto, hanno anche riavuto il controllo della funzione intestinale e della vescica.

La stimolazione elettrica viene effettuata, impiantando uno stimolatore a livello della zona lombo-sacrale: lo stimolatore rilascia impulsi di corrente ai nervi del midollo spinale subito sotto la lesione.

Il midollo spinale agisce come un binario, attraverso cui il cervello manda comandi nervosi al resto del corpo. Se il binario si interrompe per una lesione, si distrugge il collegamento e il cervello non può più comandare e regolare i movimenti.

paraplegia2La terapia sperimentale prende le mosse da un primo studio pubblicato nel 2011 sulla rivista The Lancet, che aveva coinvolto uno dei quattro pazienti. Adesso, lo studio è stato esteso agli altri tre ed è sorprendente che la stimolazione funzioni sul totale dei pazienti. Gli effetti sono così marcati, da far ritenere che nel midollo lesionato ci siano comunque delle fibre nervose rimaste integre che, quindi, se stimolate, sono ancora in grado di funzionare.

Un eccezionale esperimento e altrettanto eccezionale è il risultato.

Paola Lovera

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