Le incombenze mammesche

Ultima modifica 30 Gennaio 2018

Diciamo la verità, non sempre le incombenze mammesche ci stanno “comode”.

Sarà che alcune giornate si caratterizzano dall’effetto “cascata”, ovvero una serie di eventi catastrofici che appesantiscono il nostro già sensibile equilibrio. Sarà che il pensiero nascosto e afono della partenza improvvisa in Giamaica riecheggia nei meandri dei nostri sopiti (?) ricordi.

Ma alcune volte le incombenze mammesche si sintetizzano in un’unica parola: AIUTO!

incombenze mammesche

L’aspetto più buffo di questo stato d’animo è la sua caratteristica virale. Che contagia cioè le altre mamme, coinvolgendole in una strana rivoluzione dal sapore casalingo.

Tutto questo si concretizza attraverso vari mezzi di trasmissione come una semplice telefonata, un caffè programmato e un incontro casuale al supermercato. Situazioni queste delle incombenze mammesche, alquanto comuni.

Dove le mamme si riconoscono e riconosco il loro stato d’animo e la loro fisiologica stanchezza. Dal contatto all’espressione “colorita” e spesso “enfatizzata” del disagio il passaggio è breve. Anzi immediato.

E finalmente le incombenze mammesche si raccontano a gran voce.

Il desiderio di esprimerle poi, è così forte da cancellare temporaneamente tutte le “buone” regole comunicative apprese con fatica con gli anni scegliendo di comunicare di “pancia”, senza pause o condivisi turni di parola.

incombenze mammesche

E come un fiume in piena ci si lascia travolgere dai racconti di vita quotidiana. Dall’ennesimo programma “saltato” per febbri improvvise o virus intestinali, dal bisogno fisiologico di fare la pipì in perfetta solitudine. Da un ricordo ormai remoto di un momento silenzioso. Dalla consapevolezza di una “pancetta” diventata parte integrante di noi e dalle nottatacce trascorse in bianco. Alla ricerca di almeno 10 buoni motivi per aver deciso di stravolgere la propria vita così.

E poi avviene la magia.

Dopo aver tanto svuotato e raccontato, emerge la necessità di riempire. E in questo noi mamme, siamo esperte.

La comunicazione poi cambia colore. Si impreziosisce di scatti rubati ai nostri figli (magia dei telefonini), di racconti buffi e preziosi (magia del ricordo).

E  di consapevolezza condivisa che fare la mamma è un grande dono. Basta solo raccontarselo.

1 COMMENT

  1. ecco, oggi è proprio quella giornata. peccato essere chiusa in casa per il post intervento. Manco la possibilità della spesa al supermercato a salvarmi!!!

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