Letture, scuola e società

Ultima modifica 20 Giugno 2019

 

Qualche giorno fa in un gruppo su fb è nata una discussione a seguito di questa notizia.

Ci si chiedeva, appunto, se fosse una lettura adatta a ragazzini di un primo anno di liceo di 13-14 anni.

La prima cosa che ho fatto ho messo il libro nella mia lista personale di letture. Vorrei poter aver più elementi prima di giudicare un intera storia da un breve passo citato.

La seconda cosa ho googlato per approfondire leggendo recensioni e commenti di altri lettori. Avere tanti punti di vista aiuta poi ad orientarsi nella lettura.

Ho scoperto, così, una storia interessante e giudizi più che positivi o comunque impressioni, anche negative, a prescindere da quello stralcio di bravo riportato nell’articoletto.

Riporto in breve la descrizione della trama di una amica che ha letto libro e che lo ha recensito nel gruppo fb:

È la storia di Eva, nata da due padri tramite una madre surrogata. Dopo la morte di uno dei due, Eva viene affidata a degli zii, per mancanza di legislazione adeguata alla situazione e per qualche difficoltà che incontra economicamente il papà rimasto.

Durante una uscita scolastica, alcuni compagni, bulletti, venuti a sapere della sua situazione famigliare, la bersagliano di cattiverie. Perfino il ragazzino con il quale vi era una certa ‘simpatia’ reciproca. Eva reagisce e, sotto la metropolitana mentre passa un convoglio, da uno spintone a quest’ultimo. Credendo di averlo ucciso scappa.

Fugge in treno dal padre che visto l’affido perso e il dolore per il compagno perduto, vive ritirato sugli Appennini. Passata la tentazione di tenerla con sé, il padre la riporta a Milano, e nel viaggio di ritorno, oltre a scoprire che il ragazzo non era morto, ritrovano il loro rapporto, che fino alla separazione era in simbiosi.

È la storia d’amore di questi due padri e del bellissimo rapporto che instaurano con questa bimba. Un amore incondizionato, come ogni genitore dovrebbe avere per i propri figli.

Il libro è “Sei come sei” di Melania Mazzucco.

Un libro dunque, dedicato all’amore e alla diversità visti con gli occhi di una adolescente di oggi.

Un argomento attualissimo direi. Dove sta dunque il problema?

Il rischio, che molti genitori temono, è la scomparsa, tra gli studi dei propri figli, di classici quale ad esempio la Divina Commedia.

Non si tratta, a mio avviso, di sostituire letture e studi classici, che non si discutono, ma personalmente ritengo che non ci si possa sottrarre ai tempi in cui si vive. La scuola sta facendo esperimenti per riuscire a contrastare il fenomeno dell’omofobia, per crescere ragazzi che sappiano accettare le differenze, e in questi esperimenti metto in conto possibili errori ed eccessi, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.

Io non ho letto il libro in questione e mi riservo di farlo al più presto, ma ho letto ad esempio “Tre metri sopra al cielo” ai tempi della sua uscita, per capire meglio i miei figli adolescenti che andavano pazzi per Step e Baby, trovandolo scorrevole, di facile “acchiappo” ma, certamente, non un libro da premio Bancarella!

Sono altresì convinta che i professori abbiano letto prima il libro suddetto valutandolo come idoneo per l’età dei loro alunni – e diciamolo per quanto forte sia la descrizione non si può dire che non rispecchi una realtà!

Forse non sarà stata una buona idea (devo leggerlo comunque tutto) però non voglio limitare il mio giudizio a dieci righe riportate, anche perché leggendo le varie recensioni di lettori comuni, ho trovato un po’ di tutto ma mai citato questo pezzo per esprimere un parere negativo. Un motivo ci sarà!

E comunque basta accendere la tv al pomeriggio su canali digitali dedicati ai giovani per vedere trasmissioni orribili che, a mio avviso, danneggiano mille volte più di una pagina di lettura forte e davanti a questi tipi di programmi ci sono tanti ragazzini anche al di sotto dei 14 anni: sarebbe buona cosa tenere conto anche di questo, prima di lanciare giudizi definitivi.

Paola Bianconi

 

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