Da passiva a attiva

Ultima modifica 10 Novembre 2015


Mi capita spesso di pensare a che strane idee girano e soprattutto quanto siano distanti dalla realtà. Lungi da me spiegare o capirne il motivo…mi incuriosisce soltanto!
Ad esempio ho sentito spesso definire la donna la parte passiva e l’uomo la parte attiva del rapporto…e penso che a questo concetto sia legata l’idiozia che il pene sia composto da muscoli e la vagina che sia un tubo inerme!

Strano no! Si perché è l’esatto contrario! Il pene è una sorta di spugna che si riempie di sangue durante la fase dell’eccitazione e si può definire attivo solo perché è attaccato ad un corpo che si muove, mentre la vagina è ricoperta di muscoli che si muovono. Sì perché, il fatto che la vagina sia composta da muscoli è nota a tantissime persone, qualcuno sa che si muovono ma pochi sanno la reale importanza di muoverli in maniera consapevole e soprattutto di ALLENARLI come un qualsiasi muscolo del nostro corpo, per scopi “medici” ma anche sessuali.

Sì, proprio così! È un argomento fortemente tabù nella nostra cultura, e pare che sia un esercizio concesso e insegnato solo alle donne in gravidanza e per qualche mese dopo il parto…direi quando ormai è tardi! Molte sono le donne che fanno gran fatica a fare gli esercizi (di Kegel) insegnati ai vari corsi pre o post parto…il motivo è semplice: non gli è stato mai insegnato prima!

Vi è mai capitato che vi abbiano bloccato un arto causa frattura o altro? Avete presente la difficoltà che c’è dopo nel muovere ancora quell’arto? Immaginate che a un certo punto della vostra vita vi dicano di muovere una parte del vostro corpo che fino a quel momento avete mosso solo grazie a riflessi come trattenere la pipì…È ovvio che è difficile da fare all’inizio!!!
È un esercizio che molti paesi del nord Europa insegnano alle bambine in prima media facendo loro capire l’importanza di questo tipo di controllo e allenamento.

Una vagina poco tonica, infatti, è destinata ad una serie di problemi: uno tra tutti l’incontinenza urinaria (che affligge la maggior parte delle donne italiane) anche quella leggera da starnuto, ma il problema più grave che si può subire è il prolasso, vaginale, uterino, rettale, vescicale che sia. Si perché oltre a far muovere la vagina i muscoli servono a sostenere il peso di tutte le nostre viscere.

Come anticipato con l’allenamento dei muscoli pelvici si nota anche un interessante aspetto sessuale. I muscoli della vagina hanno una notevole capacità di muoversi, ma poche sono le persone in grado di gestirli e pochissime sono le persone che li allenano attivamente.

Questo tipo di esercizio si può fare anche con l’ausilio delle palline geisha incontrando una notevole agevolazione nell’imparare questo tipo di movimento, ma soprattutto ampliando l’esercizio a tutta la muscolatura della parte alta della vagina che non è del tutto volontaria. Secondo voi quale può essere il risultato?

Una vagina tonica e consapevole fa diventare il rapporto sessuale molto più intenso, perché oltre ad abbracciare ed avvolgere molto di più il pene, può portare la donna a sensazioni ben più forti, quindi migliorarne la lubrificazione e gli orgasmi…Avere controllo di questa parte mette la donna sullo stesso piano dell’uomo diventando entrambi evidentemente attivi, eccitandoli fortemente.

La consapevolezza vaginale, se migliorata e portata a una conoscenza profonda ti porta alla possibilità di creare una serie di effetti durante la penetrazione (pressione, flessione, risucchio ecc.) tali da portare entrambi ad emozioni notevolmente più diffuse…soprattutto se impariamo a gustare il rapporto con lentezza, respirando e soprattutto ascoltando.

Laura Bagatella Rosso Limone

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