La mia intervista a Filippa Lagerback

Ultima modifica 21 Agosto 2017

Filippa Lagerback è modella, conduttrice e blogger. E’ Mamma di Stella (nata nel 2003) e compagna di Daniele Bossari. Curiose di sapere che mamma è? Qualche giorno fa l’ho intervistata per voi…

Che tipo di mamma sei?
Sono una mamma presente, molto presente. Sono giocherellona: ballo, canto, fischio, ma sono anche severa, quando serve. Ci tengo che vengano rispettate le regole, bisogna insegnare un certo tipo di comportamento ai figli, non sono per la completa libert‡, si deve imparare quando Ë il caso di fare certe cose e quando no.
Sono una mamma che punta molto sulla comunicazione, sono presente anche per questo motivo, rispondo a tutte le domande di Stella sempre, non ci sono domande scomode o imbarazzanti, basta affrontarle con semplicità. La chiave di tutto è l’essere presente, sempre.
E’ inutile comprare e comprare giocattoli e spendere soldi, quando poi non si riesce ad avere una buona comunicazione, no?

E’ difficile essere una “mamma vip”?
(Ride!) Ma io non sono una mamma vip, io non sono una vip, le vip sono altre. No, comunque, non è difficile. L’importante è fare una scelta ed io ho messo al primo posto la mia famiglia. Anche il lavoro per me è importante, perchè se mi realizzo nel lavoro, sono una mamma migliore, ma prima di tutto viene la famiglia.

Si pensa che nel mondo artistico, le mamme siano contornate da uno stuolo di persone che aiutano e facilitano la loro vita, tu ti fai aiutare?E’ vero che il nostro lavoro ci porta ad avere dei problemi semplicemente logistici, per questo ho bisogno di un aiuto: c’è una persona che sta con noi da quando Stella era piccolissima, ma sono io che per prima mi prendo cura di lei: l’ho allattata fino ai suoi 7 mesi, sono stata a casa. Con la tata ora, in pratica, ci dividiamo i compiti: lei fa quello che io non riuscirei a fare da sola e se c’è da andare a prendere la bambina a scuola perchè io non ci sono, ci va lei. In realtà, come tutte le donne che lavorano, ho instaurato una rete di organizzazione tra mamme: se abbiamo bisogno ci aiutiamo. Siamo brave, noi donne, nell’organizzarci, riusciamo a fare un sacco di cose e non capisco perchè le donne vengano penalizzate sul lavoro: sono delle ottime organizzatrici, è importante che venga recepito e non sottovalutato questo aspetto. Fate lavorare le donne!

Se tua figlia decidesse di intraprendere il tuo stesso lavoro, come reagiresti?
No, lei non ci pensa nemmeno a fare quello che faccio io, proprio l’altro giorno abbiamo fatto una lunga lista di cose che vorrebbe fare da grande… e io la lascio libera di decidere, è ancora piccola, è giusto che continui a sognare, poi deciderà lei stessa quello che vorrà fare da grande.

E se decidesse di andare via da casa giovanissima così come hai fatto tu?
(Attimo di silenzio…) Beh, glielo lascerei fare, è importante fare quel tipo di esperienze, aiuta a crescere.
Certo, l’accompagnerei per non farla inciampare: ora è più facile seguire i figli che vogliono andare via di casa.
Se penso che io già a 16 anni ero da sola a New York! Senza telefono, senza possibilità di comunicare con la mia famiglia! Era vero quello che mi continuava a ripetere mia mamma: “Poi capirai quando sarai mamma anche tu!”.
Ma ora è diverso, è tutto più facile, si può essere vicini ai figli anche a distanza. E se lei deciderà di andare via, lo farà liberamente, anche se per il momento non ci pensa proprio, anzi, mi ha detto di voler trovare un lavoro nello stesso palazzo dove abitiamo per stare vicine.
Ma si, l’esperienza di stare lontane, di uscire da casa serve a tutti: serve come crescita per Stella e serve anche a noi genitori, per capire che i figli devono prendere la loro strada e devono crescere. Ma ora non ci voglio pensare, è presto!

Un confronto tra mamme Italia-Svezia?
Mah, guarda, anche la mamma italiana sta cambiando: non è più come una volta. Si è emancipata, anche se il fatto di dover lavorare fuori casa non ha fatto altro che aumentare la mole di lavoro per lei: perchè si deve fare tutto doppio.
In Svezia il legame famigliare è meno forte, si è più liberi, mentre in Italia il senso della famiglia è fortissimo. Pensa che sento la mia famiglia di origine molto di più da quando sono in Italia che prima, quando vivevo lì. Ho imparato questo senso della famiglia qui.
Anche se, a volte, la mamma italiana è soffocante: “non correre, non sudare, stai attento…” ma bisogna pure lasciarli un po’ liberi i bambini.
Ecco, io sono diventata una via di mezzo tra i due tipi di mamme, tanto che quando torno in Svezia non mi ritrovo più completamente in quel modello di mamma.

Grazie a Filippa, è stata carina, disponibile e trovo che sia anche una splendida mamma!

Micaela

6 COMMENTS

  1. Scoprire Filippa ,è un viaggio nella realtà che la circonda,è anche vedere il mondo con leggerezza attraverso gli affetti,e l’amore per la natura, e la bellezza di cui è dotata ,sa trasmettere gioia…e serenità.

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