L’otite nel neonato: come si manifesta?

Ultima modifica 16 Giugno 2023

Fortunatamente la mia prima figlia quando era neonata non si è ammalata molto, le prime vere malattie sono iniziate l’anno scorso con l’ingresso alla scuola materna.

Con la piccola è diverso perché i germi in casa sono molti di più visto che ce li porta a casa la sorella grande e in parte se li prende da sola visto che all’asilo ci entra anche lei due volte al giorno quando andiamo a portare e a prendere la sorella. Così a soli 4 mesi la piccola ha già avuto la sua prima otite.

Ma come si manifesta l’otite nei neonati?

Io pur essendo già mamma non sono stata in grado di riconoscerla, forse perché la grande, come detto poco fa, da neonata si è ammalata poco e l’otite in forma leggera l’ha avuta per la prima volta quando aveva già compiuto i tre anni e quindi non ho dovuto immaginare cosa avesse perché me lo ha detto lei.

Invece ho imparato che l’otite nel neonato si riconosce dal pianto inconsolabile che non si placa nemmeno offrendo al piccolo il seno che, spesso, è la panacea di tutti i mali.

Questo pianto è lo stesso che lo fa svegliare nel cuore della notte e che il suo pianto straziante ti entra nella testa e anche se sei stanca non riesci ad innervosirti perché si capisce che sta soffrendo.

Ho poi capito che il pianto notturno è scatenato dalla posizione sul fianco che fa in modo che la testa del piccolo prema proprio sulla parte dolorante.

Infatti basterebbe passare il dito vicino all’orecchio ed esercitare una leggera pressione per avere la certezza che si tratta di otite.

Ahimè spesso la cura, sia per il neonato che per il bambino un po’ più grandicello, è sottoporlo ad una terapia antibiotica perché il pediatra, una volta accertata l’otite, non sa se la causa è batterica o da virale.

Infatti l’otite è causata proprio da virus o batteri che dal naso o dalla gola penetrano nell’orecchio medio che è la parte di orecchio che si trova dietro il timpano.

Per ridurre il dolore invece si può somministrare il paracetamolo.

L’otite è particolarmente frequente nei bambini piccoli perché le loro tube di Eustachio (che sono quelle che mettono in comunicazione la parte posteriore del naso con l’orecchio) sono più corte di quelle di un adulto. Questo è il motivo per cui si ostruiscono più facilmente e anche il drenaggio dell’orecchio medio è più difficile. Con il passare degli anni le tube di Eustachio aumentano di dimensioni e anche il numero di otiti tende a diminuire.

Qualsiasi sia l’origine dell’otite è bene intervenire il prima possibile perché le malattie delle orecchie, se trascurate, potrebbero scatenare danni permanenti all’udito.

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