M.i.l.f.: lo sei anche tu?

Ultima modifica 22 Aprile 2015


Sarà l’entusiasmo per le vacanze, sarà la voglia di non pensare a crisi, tasse, blocchi stipendiali, sarà la consapevolezza di avere più o meno superato (o magari solo evitato) la prova costume, sarà per un senso di rivincita alimentato dall’addio di mamma Rai a Miss Italia, sarà perché “Il più solido piacere di questa vita è il piacere vano delle illusioni” (Leopardi docet)… ma non ci vedo niente di offensivo nel concetto di m.i.l.f., acronimo di “Mother I’d Like to Fuck”, diffuso su facebook dalla vulcanica Selvaggia Lucarelli.

Certo la scelta dei termini non è di una eleganza inarrivabile, ma non lo era di meno in famosissime canzoni rap o pop, e l’acronimo nasce nel film American Pie, a proposito della mamma del protagonista.

E forse non è un caso che sia stato scelto un termine anglosassone per sdoganare un concetto lontano anni luce dall’italica immagine della mamma di famiglia con i bigodini in testa, le pattine ai piedi e il mestolo del sugo a portata di mano. Niente di più erotico! Con buona pace della felicità di coppia, immolata sull’altare della santificazione materna, e del povero marito.

Aspiranti m.i.l.f. di tutta Italia, dunque, ecco qui riassunti i requisiti indispensabili per fregiarsi del titolo:
-avere, per l’anagrafe, trenta/quarant’anni, e l’approssimazione basti ai troppo curiosi.
– una buona forma, meglio se curvilinea, frutto di natura di impegno chirurgico.

C’è chi aggiunge l’avere almeno un compagno o un amante, ma questi sono accessori non unanimemente compresi nella nozione.

Essenziale, ovviamente, l’essere mamma.
E piacere per questo, senza aver nulla da invidiare alle ventenni.
Nell’immaginario maschile un concetto simile c’è sempre stato, reso a volte in termini ancora meno idilliaci che potete immagine senza troppo sforzo.
Non pochi uomini lo fanno notare sulla bacheca della blogger, come Giovanni che ricorda come “da milf a cougar” il passo sia breve. Ma, mi permetto di ribattere, non è mica detto che lo si faccia, quel passo.

Forse, di nuovo, c’è solo il fatto che noi mamme, finalmente, siamo orgogliose di essere anche donne, e di piacere al nostro uomo.
Che c’è di male?
Anzi, cara Selvaggia, non avresti mica un’altra di quelle medagliette Milf doc?

Bianca Villa

 

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