Mamma laureata a tempo pieno? Nessuno può dirti che sei sprecata

Ultima modifica 24 Agosto 2020

Sì, è vero, quando studiavo, non era certo questo il futuro lavorativo che immaginavo per me.
Avrei voluto essere una mamma laureata ma, prima di tutto, avrei pensato a far fruttare i miei studi.
Vedere donne che sceglievano di fare “solo” le mamme, devo essere sincera, a vent’anni, mi deprimeva non poco.

Pensavo che fossero una specie di esemplari inconsapevoli da sottrarre al loro triste, tristissimo destino.
La loro apparente felicità era da attribuire, secondo il mio punto di vista, al fatto che, non avendo alcuna prospettiva, non avessero nulla da rimpiangere.

Che ingenua!

Mi sono diplomata, mi sono laureata e ho fatto esperienze all’estero, il tutto per prepararmi ad un mondo del lavoro che, ne ero certa, mi avrebbe ripagato per tutte le fatiche.

Che illusa!

Non è andata così, visto che, negli anni appena seguenti la fine dei miei studi, il mondo del lavoro è radicalmente cambiato, rendendo difficile per tutti, indipendentemente dagli studi e dai sacrifici fatti, trovare un lavoro degno delle proprie aspettative. Oggi, alla soglia dei quaranta, non svolgo il lavoro che sognavo e non guadagno ciò che speravo, anche se sono una mamma laureata.

Che delusione!
mamma in viaggio
Dedico al lavoro una percentuale minima di tempo, rispetto a quella che dedico ai miei bimbi e, molto spesso, mi sento porgere l’annosa domanda:

Sei laureata, sai l’inglese, sei creativa, non ti senti sprecata a fare prevalentemente la mamma?

Che domanda!

All’inizio mi fermavo a pensare e, anche se quella di dedicare molto tempo ai miei figli è stata una scelta quasi obbligata di cui, però, ho subito apprezzato i lati positivi, mi sorgevano mille dubbi.
Forse sì, pensavo, dedicare gran parte delle mie giornate a loro potrebbe sembrare riduttivo per la mia personalità e per la mia autostima…
Ora, invece, di fronte ad una domanda del genere, rispondo, fermamente e negativamente.

No, non mi sento affatto sprecata, perchè ogni competenza sviluppata nel mio passato di studio e di lavoro mi torna utilissima nel mio quotidiano da mamma.

Dedicare tempo a loro non significa annullare me e le capacità sviluppate ed accumulate negli anni di scuola e nelle esperienze di vita, anzi, significa usare tutto quel bagaglio per essere una mamma migliore, una mamma che non sarei potuta essere, diversamente.
Studiare insegna le regole, la storia, le lingue, l’apertura mentale, l’impegno, il rispetto, la curiosità.
Tutte cose che voglio trasmettere ai miei piccoli.

Se avessi fatto un percorso diverso, forse, non sarei una mamma che cerca di parlare in inglese ai suoi bimbi per evitare che arrivino a sedici anni per farsi schiaffeggiare di vocaboli incomprensibili da un impettito inserviente all’aeroporto di Heathrow.
Se non avessi letto e scritto molto, forse non potrei indirizzare l’attenzione della mia bimba verso i dettagli ed i particolari che rendono unici i suoi pensierini.
Senza i miei viaggi, non avrei le basi per organizzare delle gite originali per loro e per tutta la famiglia.

Nemmeno saprei essere la perfetta economa, anche se qualcuno mi definisce “tirata”, che sono.

Come potrei soddisfare le più disparate richieste artistiche dei miei piccoli, che vanno dalle riproduzioni di principesse, ai falsi di Paw Patrol, fino ai robot di fantasia, se non avessi passato ore ed ore, durante le noiose lezioni all’università, scippando ritratti a professori ed a compagni di corso?

Le mie ruote e le verticali, di cui mia figlia si vanta con le amiche, sono frutto di pomeriggi di studio al parco, oltre che di anni di ginnastica artistica. Un giorno o l’altro rimarrò bloccata in una posizione tale per cui non entrerò nemmeno nell’ambulanza e avrò bisogno di una barella vitruviana ma ne sarà valsa la pena!

Se non avessi speso serate intere della mia giovinezza a scrivere filastrocche, pur di rimandare lo studio, come potrei, ora, comporre jingle in rima baciata coi nomi di tutti i compagni di classe dei miei figli?

Una mamma laureata non si spaventa davanti ai compiti dei figli, infondendo loro fiducia e sicurezza.
Viaggiare e vivere all’estero mi ha insegnato, poi, ad approcciarmi alla diversità, cosa che ora mi torna molto utile per allontanare mio figlio da un inspiegabile, e spero momentanea, xenofobia innata.
compiti con mamma
Lo studio e le esperienze di vita non servono per avere tutte le risposte ma per avere gli strumenti atti a cercarle nel modo e nel posto giusto e non c’è una sola domanda dei miei bimbi che cada nel vuoto. Devono continuare ad essere curiosi e lo saranno fintanto che io troverò le parole per soddisfare la loro sete di sapere.
Una mamma, anche una mamma laureata, non è mai sprecata, perché ciò che è lo deve al suo percorso di vita ed io, il mio, lo metto inaspettatamente al servizio dei miei piccoli: i  migliori datori di lavoro che mi siano mai capitati!

® Riproduzione Riservata

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