La marcia dei Pinguini: il richiamo. La nostra recensione

Ultima modifica 17 Luglio 2018

A dieci anni di distanza il regista Luc Jacquet ci riporta tra i ghiacci con la magia delle riprese in alta definizione e l’utilizzo di innovative camere subacquee e droni.

Il 23 febbraio nelle sale italiane il sequel dell’emozionante e spettacolare film già campione d’incassi: “La marcia dei pinguini: il richiamo”

Una nuova avventura alla scoperta dell’Antartide come non l’abbiamo mai vista.

Protagonista un giovane pinguino imperatore che intraprende il suo primo viaggio insieme ai propri simili per una destinazione sconosciuta, guidato solo dall’istinto.

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Attraverso gli occhi e i ricordi di un pinguino anziano, anche noi potremmo osservare da vicino questo momento decisivo della vita del cucciolo.
Lo seguiremo in tutto il suo straordinario viaggio e vivremo con lui le grandi sfide che lo aspettano ad ogni passo.

Il regista ci conduce nelle profondità del mare e in luoghi inaccessibili all’uomo.

L’intento è quello di mostrarci la battaglia dei pinguini affinché si rinnovi il miracolo della vita.

A raccontare le avventure del giovane pinguino che intraprende il suo primo viaggio per una destinazione sconosciuta, sarà Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, attore, conduttore, regista e ormai noto protagonista del nostro cinema.

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All’uscita del primo film il successo fu travolgente: 2 milioni di spettatori in Francia, 25 milioni in tutto il mondo, un César è un Oscar.

Un vero fenomeno.

Questo secondo episodio non manca di novità, sopratutto dal punto di vista delle tecnologie innovative utilizzate è un nuovo racconto e sono sicura che vi appassionerà.

La voce di Pif devo ammettere che è affascinante e consente di coinvolgersi nella pellicola

In occasione della sua uscita in Italia il film “La marcia dei pinguini: il richiamo” Notorius Pictures sostiene il Progetto Pinguini del WWF attraverso attività di promozione.

Si impegna a fianco del WWF adottando 100 pinguini e attivando si in una campagna di comunicazione “Adotta un cucciolo”.
La difesa del continente antartico e delle specie che lo popolano è anche l’obiettivo del WWF, associazione storicamente impegnata nella lotta ai cambiamenti climatici.

Un motivo in più per andare al cinema.

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