Parliamo di depressione post partum

Ultima modifica 4 Agosto 2020

La nascita di un figlio genera solitamente sentimenti di profonda gioia nei genitori e nella rete interpersonale di questi ultimi.

Tuttavia ci sono una serie di elementi che possono causare una depressione.

Sono lo stress fisico ed emotivo causato dalla mancanza di sonno, i cambiamenti ormonali che si verificano subito dopo il parto, alcune circostanze personali come difficoltà economiche., una rete di supporto sociale scarsa o problemi di coppia.
Tutto questo puo’ scatenare nella madre ma sempre più spesso anche nel padre, una malattia poco compresa e ancor peggio, mal curata come la depressione postnatale.

depressione post partum

In Gran Bretagna, la depressione post partum (DPP) colpisce 1 donna su 10.

E in Italia?

I dati sono molto simili. Si stima una percentuale variabile tra l’8% e il 10%.
Tradotto, su 576.659 nascite all’anno almeno 46.000 donne possono soffrire di DPP (dati ISTAT 2008).

La malattia può svilupparsi entro le 6 settimane successive il parto ma solitamente si manifesta non prima dei 6 mesi.

I sintomi della depressione post partum sono molteplici ma solitamente includono sentirsi tristi, incapaci di affrontare le situazioni e insonnia. In forma grave, la DPP può causare pensieri suicidi e omicidi motivo per cui è di critica importanza che la malattia venga riconosciuta e curata.

Il Sistema Nazionale Britannico suggerisce che in assenza di precedenti episodi di depressione, la depressione post partum puo’ essere prevenuta in diversi modi.
Cercando di riposarsi e rilassarsi il più possibile (facile quando si ha un neonato urlante e inconsolabile!). Provare a fare regolarmente esercizio fisico (quando se il neonato è attaccato a te tutto il giorno?). Non bere alcol e cercare di avere una dieta sana ed equilibrata (se sei fortunata abbastanza da avere un neonato che ti da il tempo di cucinare!).

Non sorprende dunque che i casi di depressione post partum che richiedono attenzione medica in Gran Bretagna siano così elevati!

Nondimeno, un gruppo di ricercatori dell’Università di Warwick e dell’Ospedale Universitario di Coventry e Warwickshire NHS Trust ha recentemente suggerito che alcune variazioni genetiche potrebbero aumentare il rischio di depressione postnatale.
Di qui la possibilità in futuro, di sviluppare un test diagnostico in grado di individuare la malattia.

depressione post partum

Nell’attesa tuttavia di scoprire cosa causa la depressione post partum, un maggior supporto alle neo-mamme durante il primo anno di vita del loro bambino e una maggiore onestà rispetto alle difficoltà che esse incontrano nell’adattarsi a questa nuova vita potrebbe rendere l’esperienza più piacevole e gioiosa.

Non c’è nulla di cui vergognarsi nell’ammettere che diventare madre è dura.

Essere un buon genitore è una delle cose più difficili che si possa fare!

A Parma per informazioni o altro è possibile rivolgersi al Centro per i Disturbi Affettivi in gravidanza e nel puerperio.

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