Seggiolini auto nel 2017: la sicurezza che evolve

Ultima modifica 25 Gennaio 2017

Nel campo della sicurezza, nulla resta immutabile nel tempo: soprattutto quando si tratta di vita o di morte. I seggiolini auto omologati sono sicuri, ma le normative sono continuamente soggette a rivisitazioni e aggiornamenti.

Innanzitutto, perché è in corso questo aggiornamento?

Perché le norme di sicurezza si adeguano ai tempi e vanno di pari passo con le statistiche dei danni – dai quali certi sistemi dovrebbero tutelarci. Se il numero di morti o feriti gravi non scende in maniera corposa, il sistema di normative viene aggiornato, per passi intermedi o con cambiamenti drastici.
Così come per la sicurezza sui luoghi di lavoro, nella costruzione di edifici e quant’altro.

nuove_normative_seggiolini-auto

La sicurezza dei minori alti fino a 150 cm  è a un buon punto, se l’adulto è attento a:

  1. legare bene i seggiolini
  2. non far indossare ai bambini giubbotti imbottiti, che con le cinture integrate possono causare scivolamento
  3. chiudere con cura le cinture, accertandosi dei vari clic
  4. disattivare l’airbag in presenza di bambini sul sedile anteriore
  5. rispettare il codice della strada in toto, se si tiene conto sia della manutenzione dell’auto sia del comportamento durante la marcia, il rischio di danni dovuti a urti dentro all’abitacolo è ridotto al minimo.

La normativa nel 2017: c’è un cambiamento drastico rispetto alle regole preesistenti?

La normativa ad oggi vigente in Italia è la ECE R44  (Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UN/ECE) che regolamenta di tutti i dispositivi di ritenuta per bambini in auto, cioè seggiolini e alzatine.

Dal 1 Gennaio 2017, la normativa ECE44 in atto finora, è affiancata ed ampliata dalla nuova regolamentazione i-Size, una prima fase di ampliamento delle norme di sicurezza, definita anch’essa a livello Europeo (norma UN 129), a cui ne seguiranno altre tra il 2017 e il 2018.

Per cui, nessuno stravolgimento: gradualmente, i gruppi e i tipi di dispositivi che conosciamo già, saranno adeguati a un nuovo modo di valutare le esigenze dei bambini.
Fondamentalmente, cambia la valutazione delle esigenze del bambino: non conterà più il suo peso ma la sua altezza.

La gradualità permette, quindi, di continuare ad usare i seggiolini già omologati: saranno i produttori ad iniziare a produrre ed omologare i dispositivi con altri parametri, che non sono completamente diversi dai precedenti, ma solo più attenti alle misure di lunghezza dei bambini, anziché di peso. 

Un elemento introdotto dalla norma I-Size (punto di sostanziale differenza con la ECE R44) è l’obbligatorietà dell’installazione del sistema di ritenuta in senso contrario di marcia fino ai 15 mesi del bambino (prima era obbligatorio fino ai 9kg).

Fino ai 15 mesi, infatti, il bambino presenta una fisiologica fragilità in testa e collo, parti che richiedono dunque una maggior tutela in quanto in caso di incidente sono quelle più esposte ai danni (vi ricordiamo che la testa di un neonato costituisce quasi un terzo del suo corpo risultando molto pesante e difficile da sorreggere per le ossa del collo ancora in fase di formazione).

Ad oggi, Gennaio 2017, il seggiolino soddisfa i requisiti richiesti dalla Normativa Europea sulla Sicurezza se l’etichetta riporta la dicitura ECE R44/03 o ECE R44/04.
L’etichetta dei seggiolini auto più recenti può riportare la scritta i-Size (UN R129).

Le omologazioni ECE R44/01 o 02 non sono più legalmente valide e, dal 2008, è proibita la vendita e l’utilizzo dei seggiolini che le riportano.

Secondo i dati ACI/Istat del 2015, purtroppo ancora il 60% genitori portano i figli senza seggiolino, legati male, con seggiolini non omologati, e spesso negli incidenti , anche in zone urbane, i bambini vengono anche catapultati  fuori dai finestrini.

L’allarme è contenuto nei dati diffusi da Polizia stradale e Carabinieri che, dal 1° gennaio al 25 dicembre 2016, hanno contato 59 incidenti con bambini coinvolti per un totale di 61 piccole vittime.  Il livello d’allarme resta elevato negli anni, e non in linea con quanto previsto dall’obiettivo europeo per il 2020.

«Il fatto che si registrino ancora parecchi incidenti nei quali sono coinvolti bambini e adolescenti sotto i 14 anni – sottolinea la Polizia di Stato – ci allontana dalla cosiddetta “Vision zero” stabilita dal Piano nazionale sulla sicurezza stradale orizzonte 2020. Seguendo il principio che “Sulla strada nessun bambino deve morire”, il piano stabilisce come obiettivo tendenziale di lungo termine di azzerare il numero di bambini che muoiono sulle strade italiane entro il 2020.

Abbiamo assimilato, bene, tutti, le regole della ECE R44, già in vigore da diversi anni? Ripassiamo le regole di omologazione e di uso dei seggiolini già prodotti:

Le normative più recenti ECE R44/03 e R44/04 suddividono le tipologie di seggiolini in base al peso del bambino; secondo questo criterio sono 5 i gruppi di peso definiti dalla Legge:
Gruppo 0:  peso fino a 10 kg (navicelle, posizionabili sul sedile posteriore solo se omologate)
Gruppo 0+:  peso fino a 13 kg. (gli ovetti, posizionabili anche sul sedile davanti, opposto al senso di marcia, con disattivazione dell’airbag se presente)
Gruppo 1: peso tra 9 e 18 kg. (poltroncine, posizionabili sia davanti che dietro, rivolti solo verso il senso di marcia, con disattivazione dell’airbag se presente)
N.B:I posizionamenti per i gruppi 0+ e 1 sono quelli che variano con I-Size
Gruppo 2: peso  tra 15 e 25 kg. (rialzo con schienale e braccioli, da utilizzare con le cinture dell’auto)
Gruppo 3: peso tra 22 e 36 kg. (rialzo con o senza schienale, da utilizzare con cinture dell’auto, dai 125 cm di altezza del bimbo)

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