Speriamo che sia…

Ultima modifica 29 Settembre 2016

Spero vogliate concedermi qualche secondo e giocare con me: immaginate per un attimo cosa potrebbe accadere al mondo se alla donna in gravidanza fosse dato di scegliere liberamente il sesso del bimbo che porta in grembo.

Chiudete gli occhi…pensateci….fatto? Ok! Risultato? Non so a voi… ma a me fa una strana impressione: sono certa che cambierebbe veramente poco, se non fosse per una leggera, leggerissima, quasi impercettibile sfumatura di rosa in più! In ogni caso, per fortuna, non ci è data tanta grazia…che a dirla tutta, per alcune, potrebbe trasformarsi in un vero e proprio tormento di dimensioni titaniche capace di togliere il sonno e la capacità di connettere! Però … se fosse possibile…(non ci dispiacerebbe…diciamo la verità!!)

Non c’è bisogno di scriverlo tra le righe, o lasciarlo intendere in qualche modo più o meno velato, chi mi conosce sa che spudoratamente tifo per le femmine, sempre e da sempre! Non c’è un motivo preciso per questa mia preferenza (disinteressata) al sesso femminile, non c’è bisogno che qualche psichiatra di fama mondiale mi analizzi alla ricerca di una rara patologia, né che qualcuno si preoccupi che un domani, partorendo un maschietto decida di lasciarlo all’ostetrica di turno con un biglietto “è stata gentilissima, mi ha aiutata tanto,  ma è un maschio, la ringrazio, se lo tenga pure!”. Non voglio elencare i motivi per cui ritengo che essere una donna sia decisamente più divertente, interessante, entusiasmante, esilarante, eccitante, e altri 10mila “-ante” che essere uomo, e non mi permetto di dire che essere mamma di una figlia femmina abbia dei vantaggi, per carità. Però la verità è questa: io preferisco le femmine! Tant’è! E non posso farci niente!

Come fondatrice del partito “Speriamo che sia Femmina”, però, ho un problema che mi attanaglia e mi blocca ogni volta che c’è da scegliere qualcosa! Fosse lo zaino per la scuola, il vestito di carnevale, i calzini, un giocattolo o il colore delle lenzuola, io vivo un incubo: il rosa! Io odio il rosa, le sue sfumature più tenui, i pizzi, i merletti, le principesse e i finti giochi di ruolo  “da femminucce”, le gonnelline, scomodissime per giocare la parco, e i vestitini a balze alle feste con le scarpe abbinate color confetto. Quando le sfortunate inconsapevoli e felici bimbocce poi, hanno anche qualche kilo in più, il tutto si trasforma in una vera catastrofe a forma di meringa gigante.

Per quest’anno ho già meritato il premio di super mamma democratica dell’anno: di fronte alla scelta della maschera di carnevale, contro ogni mia “logica e ragionata” proposta (vedi: pompiere, indiana, cuoca, papera e melanzana) mia figlia ha scelto ed ottenuto (con tanto di occhi dolci tipo “ti amo da morire, ti prego!”) il super, mega , per fortuna non rosa,  vestito di cenerentola versione gran ballo! Compreso di gonna, sottogonna, cerchio, pizzi, merletti, strass, lustrini e corona. Insomma, per me un vero trauma!

Oggi, alla 20a settimana di gravidanza non so cosa, o meglio chi, si celi dietro quel battito a 1000 che abita la mia pancia. Non ho voluto saperlo! E nonostante mio marito cerchi ogni volta disperatamente di corrompere i medici e io mi impegni  a spiegargli i motivi “scientifici” che si nascondono dietro questa mia scelta (per molti assurda), vorrei non sapere chi sia, almeno fino a qualche giorno prima della nascita (diciamo pure qualche settimana, và… giusto il tempo di organizzare le idee e scegliere il nome!). So che soccomberò al suo desiderio di conoscere il sesso del nostro futuro “coinquilino”, ma per ora chiedo aiuto a voi altre mamme, specialmente a quelle che hanno messo alla porta un nastro azzurro (e non perché odiavano il rosa): visto i precedenti, da un’altra donnina saprei cosa aspettarmi (e mi prenderei pure il lato negativo di pizzi, merletti, principesse e finte meringhe), ma con un maschietto? Come sono le sfumature di azzurro viste da vicino?

Insomma, devo continuare a sperare che sia femmina?

Leida Leg

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