Una mamma per autista

Ultima modifica 11 Aprile 2020

Ogni mattina una mamma si sveglia e… sa che dovrà correre più veloce della luce per riuscire a fare tutto!

Ed eccola, pronta nella sua trasformazione con mascherina e mantello, partire per la sua giornata tipo.
Perché, cara mamma se credevi che il difficile fosse partorire… ahah non hai ancora visto niente!!
Ma non ti scoraggiare, imparerai in fretta e sono certa che in men che non si dica ti destreggerai in mezzo alle difficoltà quotidiane con la sinuosità e l’equilibrio di una gatta.
Sette vite comprese 😛

una mamma per autista

Quante volte abbiamo detto o abbiamo sentito dire “oggi ho fatto tutto il giorno da tassista ai miei figli”?

Ecco, oggi vi racconto  la storia di una mamma che ha fatto di una necessità una vera e propria professione ‘extra’. 

Lei è Bianca ed è mamma di 4 bambine.
La più piccola Gaia va al nido, Sveva all’asilo, Giulia alle elementari e Costanza in seconda media.
Praticamente una per istituto…
Per carità” racconta lei, “comodissimo per quanto riguarda vestiti, coperte, giocattoli e libri perché tra di loro si passano tutto e soprattutto si aiutano. La più grande prepara la più piccola e via dicendo, ma quando dobbiamo partire alla mattina per andare a scuola. O il pomeriggio quando ognuna di loro ha il proprio sport… vi lascio capire.

A parte per Giulia e Costanza, le cui scuole sono nello stesso istituto, ogni mattina per le accompagnare le altre due a scuola Bianca deve compiere il giro del globo. Ovviamente tra le 7.55 e le 8.35, ultimo ingresso per i bimbi del nido ”. Un po’ come Babbo Natale per capirci.

Certo, volendo potrebbe utilizzare il trasporto scolastico, ma in tempi come questi, far fronte al servizio bus per tutte e quattro è davvero dura.

E così Bianca ha fatto del suo lavoro di mamma-autista una micro professione!

Non ci siamo solo noi che facciamo fatica a pagare la retta per il pulmino, calcolando che il prezzo si aggira intorno ai 250 euro a bambino l’anno. Quattro bambini sono mille euro l’anno a famiglia solo di trasporto. Decisamente troppo. E come noi non se lo possono permettere anche tantissime altre famiglie”.

Così Bianca si è infilata il cappello da chauffeur.
Ha chiesto alle famiglie dei compagni di scuola delle ragazze, quelli che abitano abbastanza vicino, se a loro potesse interessare l’idea di un ‘servizio di trasporto a basso costo’, 100 euro l’anno a bambino, 150 per due.
Ovviamente il riscontro è stato più che positivo. Oggi Bianca oltre alle sue figlie porta a scuola altri quattro bambini. Il massimo visto che ha un furgoncino nove posti.
Ogni mattina alle 7.40 circa Bianca e le sue figlie partono da casa, si fermano a recuperare gli altri magnifici quattro e volano a scuola.

Ogni giorno è una nuova avventura, racconta Bianca, chi è in ritardo, chi si è dimenticato qualcosa, chi ripete in macchina la lezione per paura di essere interrogato… chi racconta le marachelle fatte il giorno prima.
Ci divertiamo da matti.  Arrivati davanti a scuola aspetto un attimo prima di andare, per assicurarmi che siano entrati tutti nelle rispettive scuole. Lasciato l’ultimo ho quasi quattro ore prima di riprendere servizio!”.

Il giro, infatti, per Bianca riparte alle 12.30, con il recupero della comitiva e relativa consegna a domicilio.

Certo non è il lavoro che permette di dare una svolta economica ad una famiglia, ma oltre a ripagare una spesa che si dovrebbe comunque affrontare, con i ‘soldi extra’ si può’ pagare lo sport di un figlio, qualche sfizio o una gita fuori porta nel week end. Senza contare che è comunque una forma di solidarietà nei confronti dei genitori.
Si crea un gruppo e ci si aiuta.

Tra l’altro, sembra che l’iniziativa stia avendo un discreto successo, tanto che potrebbe essere estesa anche alle attività pomeridiane e magari con il tempo permettere a Bianca di acquistare un 15 posti!!!

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