Valutati, non schedati

Ultima modifica 20 Giugno 2019

In questi giorni, come tutte noi mamme sappiamo, ci sono state le prove Invalsi per le classi seconde, e non solo, di ogni ordine e grado di scuola.

Prove tanto discusse, soprattutto nella Scuola Primaria. Ci sono stati scioperi, presidi, flash mob, assemblee ecc.

Non entro nel merito della loro più o meno validità, leggo del boicottaggio che molti studenti, naturalmente delle scuole superiori, hanno fatto al grido “Valutati, non schedati!“.

Non condividendo né la natura, né lo scopo di tali test molti studenti si sono riifutati di compilarli, considerandoli un meccanismo di valutazione escludente al servizio solo della logica manageriale.

“Non si nega la necessità di una valutazione, ma si nega il mettere in classifica, generando competizione tra scuole e tra studenti svilendo la vera didattica, riducendola a semplice bagaglio nozionistico. Il tutto – continua Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti – è inutile e dannoso ma soprattutto dispendioso. Sembra che siano costati la bellezza di 16 milioni di euro!”

Ma è su twitter che esplode l’ironia. Io adoro twitter e facendo un giro sull’hashtag #invalsi2014 o #invalsi ne ho trovate davvero di belle.

Non perdetele qui su ScuolaZoo

 

 

 

PS

E comunque Marco ha sempre ragione!

Paola Bianconi

 

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