Mamma Michelle Hunziker torna a Striscia

Ultima modifica 18 Giugno 2018

 

michelle_hunziker_in_gran_forma_tutta_in_rosa_torna_al_timone_del_tg_satirico_c2b6Michelle Hunziker, dopo pochissimi giorni dal parto della sua seconda figlia, Sole, è tornata dietro al bancone di Striscia la Notizia.
Il suo stakanovismo, l’ha quasi portata a partorirci direttamente durante il tg satirico la piccina, infatti ha lavorato fino alle ultimissime ore prima del parto. Non solo. E’ tornata dopo neanche 3 giorni dalla nascita di Sole a condurre la trasmissione al fianco di Piero Chiambretti, raggiante e splendente, in un sobrio abitino e con la semplicità che la contraddistingue.

Però, facciamo attenzione e non cadiamo in trappole e in luoghi comuni che potrebbero essere molto pericolosi.

E’ vero, come dice Michelle Hunziker stessa, che la maternità non è un handicap, non è una malattia, anzi! Ti tira fuori risorse emotive e fisiche che una donna non pensava neanche di possedere prima. E su questo siamo tutti d’accordo (siamo d’accordo, vero?!).
Il punto è un altro. Il punto è che non si deve dimostrare nulla a nessuno: non si deve provare al mondo intero di essere per forza delle Wonder Woman.
Se dopo il parto si è talmente frantumate da non riuscire ad andare in bagno sulle proprie gambe, se si è deboli ed emaciate tanto da evitare di specchiarci per non guardare quell’aspetto che deve mettersi a posto, se abbiamo voglia di non staccarci affatto dal nostro pargoletto appena uscito da noi… non sta scritto da nessuna parte l’obbligo a tornare in pista immediatamente. Se lo vogliamo noi stesse e stiamo bene così, è un conto, se invece è il contorno che ci porta a farlo, o dei condizionamenti soprattutto mentali, è tutta un’altra storia.

Personalmente, per i primi due parti, non sono stata neanche in grado di camminare in postura eretta per almeno un mese dopo il parto, per i punti, per i dolori… e poi le ragadi al seno, il principio di mastite e compagnia bella. Figuriamoci se potevo imbellettarmi e andare a lavorare.

Che poi, parliamone: andare a lavorare, che vuol dire?

Un conto è andare dietro ad un bancone televisivo a condurre una trasmissione che dura circa un’ora, con annesso il faticosissimo compito di trucco e parrucco, e un conto è invece presidiare il posto di lavoro per 6 ore o di più, magari facendo sforzi ben più gravi e stando lontano tutta una giornata dal figlio appena nato. A questo, possiamo (io direi anche: dobbiamo) dire: “Ma anche no!”.

Quindi, godiamoci i momenti dopo il parto nel modo che più ci aggrada, che ci fa sentire meglio, senza stare a guardare come hanno fatto le altre, ok?!
Siamo o no in un mondo libero? E allora, liberiamoci la mente da vincoli ridicoli e assurdi che ci fanno solo stare male.

Detto questo, facciamo i nostri più sentiti auguri a Michelle per la sua nuova maternità!

Micaela – Le M Cronache

4 COMMENTS

  1. Infatti… ognuno agisca secondo coscienza. Siamo in un mondo libero. Però una cosa mi piace: è tornata e non ha paura di mostrare la pancia.

  2. Vero!

    Anche perché lei la bimba ce l’aveva probabilmente dietro il palco, in braccio ad una tata che le sta dietro tutto il giorno e magari dorme anche in casa con loro.

    Vuoi mettere se la bimba non ti fa dormire, devi pulire la casa, fare la spesa, cucinare, occuparti della biancheria, portare gli altri figli a scuola, e chissà quante altre cose … dico, vuoi mettere andare anche al lavoro?

    Comunque io la “Stuzzingher” la ADORO, la seguo, e mi fa divertire un mondo con la sua simpatia.
    Trovo anche che sia un buon modello di donna per le giovani.

    Però è una privilegiata e per questo può fare ciò che fa.
    E fa benissimo a farlo!

    Oddio non so se ho reso l’idea!
    O_O

  3. Sinceramente tutto questo accanimento contro la Hunziker non mi sta piacendo per niente.
    Ho provato a dire la mia su facebook in un commento, ma ero decisamente fuori dal coro.
    Lei ha la possibilità di scegliere e ha scelto. Fine.
    Non ha fatto esternazioni discutibili come la Maria Stella all’epoca.
    In fondo anch’io, da libera professionista, ho fatto la stessa identica cosa, per entrambi i parti ho lavorato fino a poche ore dal parto e sono tornata dopo pochi giorni.
    Fisicamente potevo farlo, economicamente dovevo farlo.
    Certo, se avessi preso una settimana di ferie in più non sarebbe cascato il mondo. Ma, lavorando dietro casa, e coi nonni a disposizione, potevo scegliere e ho scelto.

  4. Ne ho parlato anche io ieri sul mio blog e dopo l’intervista alla Hunziker letta oggi sul Corriere della Sera, sono ancora più convinta di quello che ho scritto ieri.
    Mi spiace, ma in questo caso il suo rientro così veloce mi sa da mania di protagonismo e basta. Oggi Michelle al Corriere ha detto che la bimba non la porta con se’ in studio, ma la lascia a casa. Che allatta a richiesta, ma che per le ore in cui è via da casa (dalle 16 alle 22 circa) il latte se lo tira e glielo fa dare dal marito.
    Puoi anche stare benissimo ed essere super in forma, ma io non ce la farei mai a lasciare mia figlia per 6 ore al giorno a 5 giorni dal parto e per andare i tv dove avrebbe potuto lasciare il suo posto a chi ne ha di sicuro più bisogno di lei. Io mia figlia avrei voglia di godermela minuto per minuto e se non dovessi lavorare per vivere, sarei felice di farlo! Sarà di sicuro una mamma bravissima, per carità, ma io non lo avrei mai fatto! Besos

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