Conoscete quali sono gli alimenti da evitare o eliminare nei primi mesi di vita?
Negli scorsi mesi vi ho parlato di diversi temi tra cui lo svezzamento tradizionale, l’autosvezzamento e l’educazione alimentare pediatrica.
Oggi proseguiamo il filone alimentazione-bambini ma mi soffermerò sugli errori comuni, a volte commessi involontariamente seguendo alcune credenze popolari, che caratterizzano l’alimentazione pediatrica.
Ecco alcuni esempi di alimenti da evitare o limitare:
- Miele: vi è mai capitato di ricevere come consiglio da parte di un anziano di immergere il ciuccio nel miele? Questo gesto è altamente pericoloso per rischio di Botulismo Infantile. La causa del botulismo infantile risiede nella presenza di spore di clostridi proprio all’interno del miele; per questa ragione, è tassativamente vietato fino a un anno di vita del bambino.
- Funghi: no fino ai 12 anni secondo il parare dei centri antiveleni e le linee guida ministeriali. Perchè proprio fino ai 12 anni? Perchè, per un organismo con un sistema enzimatico ancora immaturo, anche delle piccole quantità dell’alimento potrebbero risultare dannose.
- Zuccheri semplici: questi sono da evitare fino ai 2 anni; successivamente possono essere usati con moderazione. Sono sconsigliati gli alimenti che contengono già zuccheri industriali (come biscotti, yogurtini alla frutta, etc.), in quanto rappresentano per il bambino “calorie vuote” – ossia provocano in lui un senso di sazietà solo momentaneo- e lo abituano a gusti dolci.
- Sale: l’OMS raccomanda di non aggiungerlo alle pietanze fino ai 2 anni. Per chi cucina per tutta la famiglia, trovandosi quindi in difficoltà a dover preparare più pietanze contemporaneamente, il mio consiglio è quello di cucinare tutto senza sale e di aggiungerlo poi nel cibo che consumerà l’adulto.
- Alcol: è sconsigliabile usarlo per insaporire le preparazioni (sfumandolo nei risotti o negli stufati) perché non evapora mai al 100%.
- Latte vaccino: le linee guida ne sconsigliano l’uso come sostituto del latte materno o formulato fino ai 12 mesi, in quanto ricco di proteine e povero di ferro rispetto al latte materno. Nel secondo anno di vita è possibile utilizzarlo senza eccedere, magari al mattino a colazione come alimento complementare.
- Alimenti industriali: sempre sconsigliabili perché contengono ingredienti di bassa qualità a cui vengono aggiunti insaporitori, sale, zucchero, e in genere hanno uno scarso valore nutrizionale.
- Fritto: è difficile da digerire per un lattante quindi è sconsigliato. Nonostante questo, è possibile sostituire il classico soffritto a una miscela di acqua e olio, in modo tale che le verdure appassiscano lentamente e non arrivino a friggere.
Conoscevi alcuni di questi errori?
Hai altri dubbi in merito dell’alimentazione pediatrica?
Allora rimani sintonizzata/o perchè nei prossimi articoli continueremo a sviscerare questa materia.
Se ci sono dubbi particolari in ambito alimentare che vorresti confutare scrivili nei commenti!