Ultima modifica 8 Maggio 2014
Gli uomini della Dia hanno arrestato all’alba l’ ex ministro Claudio Scajola in un albergo della capitale in via Veneto.
E’ accusato di aver aiutato Matacena a sottrarsi alla cattura, un imprenditore, figlio dell’omonimo armatore famoso per avere dato inizio al traghettamento nello Stretto di Messina e morto nell’agosto 2003 e di aver occultato la reale titolarità e disponibilità dei suoi beni.
Matacena è tutt’ora latitante, dopo una condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.
Quest’indagine, chiamata “Breakfast”, vede da più di due anni impegnata la Dia di Reggio Calabria nella ricerca dei reinvestimenti di capitali illeciti, movimentati dalla ‘ndrangheta in Italia ed all’estero.
Oltre a Scajola ed alla madre dell’imprenditore reggino Amedeo Matacena, figurano Martino Politi, Antonio Chillemi e la segretaria di Scajola, Roberta Sacco.
L’ ex ministro è ora nel Centro operativo della Dia di Roma.