Ultima modifica 26 Gennaio 2016

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E’ passato quasi un anno da quando la legge sulle B-Corp, le aziende “for benefit” (che, diversamente dalle non profit, producono utili, ma anche benefici sociali e ambientali) è in vigore anche nel Colorado. Si tratta del 23esimo Stato americano dal 2010 ad aver detto sì – con favore bipartisan – a una modifica del codice civile, per introdurre una nuova forma giuridica per le società che si costituiscono: quella del for benefit. Sono aziende, cioè, che accanto all’obiettivo di massimizzazione del profitto assumono formalmente obblighi di trasparenza e responsabilità verso un numero più ampio di portatori d’interesse: soci, dipendenti, cittadini, fino all’ambiente naturale.

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È una storia incominciata al Senato del Maryland esattamente cinque anni fa. Nel pomeriggio del 3 aprile 2010 lo Stato affacciato sull’Atlantico per primo approvò il provvedimento che introduceva nel codice civile, accanto alle società for profit e no profit, quelle for benefit.

In cinque anni gli Stati Americani che hanno adottato o stanno per approvare la stessa legge sono diventati 38 su 50. Sono nate centinaia di B Corp e addirittura alcune società hanno cambiato in corsa il proprio status. Come Patagonia, il marchio californiano di abbigliamento sportivo, nel 2012. Con un fatturato in crescita (500 milioni di dollari nel 2012) e una policy aziendale che prevede ore libere per i dipendenti che fanno surf, la Presidentessa e CEO Rose Marcario ci confida: “Il nostro impegno come BCorp è una missione nel lungo periodo. È un modo per ribadire i valori di responsabilità sociale e ambientale, affinché ispirino ogni decisione, ogni prodotto di Patagonia”.

In Italia dal febbraio 2013 la società di consulenza Nativa è una delle aziende italiana certificata come B Corp da B Lab, l’organizzazione americana che porta avanti il movimento anche all’estero. Per ottenere il “bollino” Nativa ha dovuto passare un test di Benefit Impact Assessment con 150 domande e superare il punteggio soglia di 80. Ce l’ha fatta, e ora guida altri nomi del panorama imprenditoriale italiano verso lo stesso obiettivo. “Nativa esprime quello in cui crediamo: il vero scopo delle attività di business deve essere il benessere delle persone, senza causare problemi altrove o nel futuro”, ci racconta Paolo Di Cesare, uno dei fondatori insieme a Eric Ezechieli e Ciro Collaro.

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Oggi esistono 990 Benefit Corporation certificate in 32 Paesi del mondo e 60 industrie diverse. Erano qualche decina appena due anni fa. Hanno portato le proprie istanze ai Parlamenti nazionali e in Europa hanno bussato alla porta di Bruxelles, per promuovere l’iter legislativo come negli Stati Uniti.

E nei prossimi giorni – FiordiRisorse – ha progettato un evento intorno alle B-Corp. Sarà all’interno di un’impresa marchigiana che ha già avviato il suo percorso di avvicinamento alle logiche delle B-Corporation.

Saranno in Paradisi Srl, in via G. Di Vittorio 15 a Jesi il 18 febbraio alle ore 19. Trovate qui l’eventbrite per iscriversi all’evento: http://fdrfabene.eventbrite.com.

Vogliamo che l’evento faccia rumore. L’azienda che produce felicità, per tutti. Viva le B-Corp.

Paola Lovera

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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