Con un lampo nel cuore

Ultima modifica 30 Gennaio 2017

 

300 foodblogger insieme in un flash mob virtuale per aiutare le donne bosniache

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Quale modo migliore per festeggiare le donne, se non quello di intrecciare un vecchio stereotipo (la cucina di casa) a un nuovo mezzo d’espressione (il web). Se poi il tutto ha scopo benefico, la formula apre “Un Lampo nel Cuore”.

In nome di “Un Lampo nel Cuore” – l’8 marzo – oltre 300 food blogger hanno pubblicato, simultaneamente, ricette a base di lamponi. Scopo: continuare a dar forza a quelle madri e mogli bosniache che, l’11 luglio 1995, hanno visto trucidare figli, padri, fratelli, mariti perché musulmani. Quello dell’11 luglio 1995 resta il più grande genocidio dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Con il conflitto in Bosnia ed Erzegovina essere donna, per le cittadine di Bratunac (pochi chilometri da Srebrenika), ha significato dover custodire un passato ingombrante, da cui stanno cercando di risorgere, coltivando la terra senza l’altra parte del cielo. Sono state segregate in campi profughi e restituite dieci anni dopo dal massacro a quel poco che era rimasto delle loro case; ora hanno investito nella microeconomia agricola locale, fatta di piccoli frutti.

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Nasce nel 2003 la Cooperativa Agricola Insieme. Lamponi, more, mirtilli, fragole sono diventati il mezzo per dare un futuro a queste donne, ma anche per ricostruire quell’intreccio sociale necessario a un’equilibrata convivenza tra etnie differenti.

Un lampo nel cuore nasce da un’idea della food blogger veneta Anna Maria Pellegrino (La Cucina di qb), oltre trecento simpatizzanti del buon cibo si sono dati appuntamento in una sorta di flash mob telematico, postando in contemporanea altrettante ricette a base di lamponi. «Perché c’è bisogno di consapevolezza, per troppo tempo la loro realtà è stata taciuta» ha detto la genovese Alessandra Van Pelt Gennaro, animatrice di MTChallenge, community virtuale che, ogni mese, lancia un contest di cucina (vale a dire una gara a tema), molto partecipato dai food blogger.

A Un Lampo nel Cuore hanno aderito in massa anche i toscani. «L’idea, oltre a dare visibilità all’operato della cooperativa Insieme e ai loro prodotti freschi o lavorati, è anche quella di donare loro le ricette – aggiunge Anna Maria Pellegrino –  e chissà che non ne scaturisca un progetto editoriale».

Per il momento succhi, confetture, frutti freschi o surgelati hanno raggiunto il Nord Est della Penisola, le botteghe del commercio equo e solidale, il milanese. Nel frattempo, Rada Zarcovick, la responsabile della cooperativa Insieme, sta prendendo accordi con le Coop di Lombardia e Toscana, per poter distribuire vasetti e cestini anche in queste regioni.

Con Un lampo nel cuore ridiamo dignità e significato alla vita delle madri e mogli bosniache.

Paola Lovera

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