Ultima modifica 8 Giugno 2025

L’estate è il momento perfetto per fare qualcosa di speciale con i nostri bambini: un’attività che sia divertente, che stimoli la creatività, ma che lasci anche un segno, di quelli che restano nei cuori, nei pensieri, e nei piccoli gesti quotidiani.

Vi propongo un’idea semplice, a costo quasi zero, ma capace di insegnare moltissimo: costruire cucce per i cani e i gatti dei rifugi, utilizzando solo materiali riciclati, e donarle ai volontari che si occupano di loro.

Un’occasione per parlare di sostenibilità, di rispetto per gli animali, di cura, mentre si crea insieme qualcosa di concreto e utile.

Perché proporre questa esperienza?

Cucce per randagi

Perché ogni volta che recuperiamo un oggetto destinato a diventare rifiuto, e lo trasformiamo in qualcosa di nuovo e bello, trasmettiamo ai nostri figli un messaggio potente: ogni cosa – e ogni vita – ha valore, e può essere accolta, ripensata, trasformata.

Perché mentre colorano una vecchia gomma o riempiono una federa con scampoli, i bambini capiscono che la creatività non ha bisogno di comprare, ma di immaginare e di reinventare.

Imparano a rispettare gli animali, a sentire la responsabilità verso chi è più fragile, e a sviluppare una sensibilità empatica che sarà un seme importantissimo per il loro futuro.

Perché, come ci insegna Maria Montessori, “le mani sono gli strumenti dell’intelligenza”: attraverso il fare, il toccare, il creare, non si apprende solo a costruire, ma anche a pensare, a scegliere e ad agire in modo più consapevole.

E perché, infine, questa è un’esperienza che avvicina le famiglie, che crea legami, e che dimostra come anche un piccolo gesto – come una cuccia realizzata insieme – possa diventare per qualcuno un aiuto concreto, che fa la differenza.

Come si costruisce delle cucce per randagi sostenibile?

Ecco i passaggi essenziali, da realizzare in giardino, in cortile o anche in casa per realizzare le cucce.

1. Recuperate un vecchio pneumatico da un gommista della zona (spesso li devono smaltire a pagamento, quindi saranno felici di donarvelo).

2. Pulitelo bene e lasciate che i bambini lo colorino come vogliono, usando vernici ad acqua o acriliche.

3. Preparate un cuscino: prendete una federa e riempitela con vecchi vestiti, scampoli o maglioni non più utilizzabili.

4. Inseritelo nella gomma: voilà, la cuccia, morbida e colorata, è pronta!

5. Facoltativo. Potete appoggiare lo pneumatico su una base in cartone o legno, per rendere il risultato più stabile.

6. Portate insieme la cuccia realizzata ai volontari di un rifugio.

Se possibile, chiedete loro una foto del momento in cui l’animale riceverà la sua nuova cuccia: vedere il risultato concreto del proprio impegno è per i bambini un’esperienza preziosa, che rafforza il senso di empatia e di gratitudine per ciò che hanno fatto.

Educare attraverso il fare

Cucce per randagi

Questa proposta non è solo un passatempo creativo: è un modo per parlare insieme di consumo, di rifiuti, di scelte consapevoli, per riflettere su quanto sprechiamo ogni giorno e su come possiamo ridare valore agli oggetti.

È un’esperienza concreta per allenare la pazienza e la manualità, per sentirsi capaci, e per comprendere che la vera sostenibilità nasce nelle piccole azioni quotidiane.

È anche un’occasione per parlare di adozioni, di randagismo, di chi dedica tempo e amore per aiutare gli animali più fragili e dimenticati.

Un progetto che cresce: Happy Homes

L’attività fa parte di Happy Homes, un progetto nato tre anni fa tra i banchi di scuola, durante un percorso di educazione civica con i miei studenti delle superiori, sostenuto dall’associazione FARO, che sta crescendo grazie all’entusiasmo di sempre più persone e realtà: quest’anno si uniranno a noi anche due centri estivi, e il sogno è che questo piccolo seme continui a germogliare.

L’idea è semplice e adattabile a ogni tipo di realtà: costruire cucce solo con materiali di recupero e donarle a un canile o gattile della propria zona.

Se vi va di unirvi a noi, costruite la vostra, scattate una foto, scrivetemi: la pagina FB Cuori nel Buio – Progetto Happy dà voce a questa iniziativa. Sarà bellissimo condividere le vostre creazioni e ispirare altre scuole, famiglie, gruppi a fare lo stesso. Perché anche un gesto piccolo può fare una grande differenza!

Cuori nel Buio – Progetto Happy Homes

Prof. di lettere al liceo, maestra Montessori e insegnante di Baby Sign Language, sono specializzata nello sviluppo del linguaggio e appassionata di approcci consapevoli alla crescita. Da oltre 20 anni mi dedico con cura all'educazione dei più piccoli, guidando progetti che mettono al centro la relazione, l’ascolto e la costruzione dell’autonomia. Lo Yoga e il Karate mi insegnano ogni giorno il valore della disciplina gentile e della forza interiore, principi che porto nel mio lavoro per favorire un benessere armonioso tra corpo, mente e linguaggio. Scrivo per accompagnare i genitori in un percorso fatto di amore, equilibrio e fiducia nei tempi unici di ogni bambino.

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