Educazione motoria Cenerentola della scuola

Ultima modifica 6 Febbraio 2014

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Partiamo dalle Nuove Indicazioni per la scuola primaria relative all’educazione motoria: “Nella persona non esistono separazioni e il corpo non è il «vestito» di ogni individuo, ma piuttosto il suo modo globale di essere nel mondo e di agire nella società. Per questo l’avvaloramento dell’espressione corporea è allo stesso tempo condizione e risultato dell’avvaloramento di tutte le altre dimensioni della persona: la razionale, l’estetica, la sociale, l’operativa, l’affettiva, la morale e la spirituale religiosa. E viceversa

Per chi volesse approfondire le Nuove Indicazioni Nazionali relative all’educazione motoria trova il link qui

Leggere queste parole sembra musica. La scuola primaria riconosce l’importanza del movimento e del gioco – sport inteso come modo di agire e di esprimersi nella società del bambino. Il corpo non è appunto un “vestito” né una semplice esteriorità, ma la globalità di un  individuo.

L’educazione motoria, insieme all’educazione alla salute e all’educazione alimentare dovrebbe rappresentare a scuola un vero e proprio strumento di prevenzione delle malattie e per il corretto sviluppo motorio ed evolutivo del bambino.

Purtroppo nella scuola primaria l’educazione motoria non sempre viene svolta correttamente. Nonostante sia materia curriculare e quindi deve essere svolta obbligatoriamente per le ore fissate dal Consiglio di Istituto, talvolta non viene proprio effettuata. L’insegnante di classe spesso e volentieri non è preparato adeguatamente e visto che l’educazione motoria è una cosa seria perché riguarda trasversalmente anche la salute del bambino, bisognerebbe rivolgersi a personale qualificato.

Purtroppo i fondi non ci sono mai , le scuole sono carenti di palestre e di riscaldamento, altrimenti richiedere la presenza di personale diplomato in Scienze Motorie sarebbe davvero un bel salto di qualità per la nostra scuola. Questo garantirebbe che l’educazione motoria venga svolta e soprattutto venga svolta correttamente.

Qualcosa però si sta muovendo: è giusto segnalare un buon progetto del CONI che propone una formazione in “itinere” degli insegnanti di classe attraverso l’affiancamento di un esperto di educazione motoria che seguirà, da febbraio a maggio, due ore di lezione per ciascuna classe della scuola partecipante.

Il progetto si chiama Alfabetizzazione Motoria” e l’obiettivo comune è quello di uniformare gli obiettivi di educazione motoria nelle scuole primarie italiane e di formare “sul campo” l’insegnante di classe che, come già detto, a parte la conoscenza di qualche gioco e di qualche esercizio, per il resto non ha alcuna conoscenza sull’insegnamento dell’educazione motoria ai bambini in fase scolare e prescolare.

Anche se talvolta questi progetti sembrano gocce nel mare essi sono sicuramente utili per aumentare la sensibilità nell’educazione motoria che troppo spesso viene vista come un momento di semplice sfogo per i bambini o, ancora peggio, proprio evitata perché la classe fa troppa confusione o l’insegnante ha paura di incidenti o che essi si possano fare male.

Arianna Simonetti

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