Giornata mondiale contro l’ omofobia

Ultima modifica 17 Maggio 2019

Oggi le civiltà più evolute del mondo hanno qualcosa da commemorare.
Tra queste alcune, a mio parere le più virtuose, si può persino dire che festeggino.
Naturalmente noi italiani non entriamo in questo novero. per lo meno quando si parla di omofobia.

Oggi è la giornata mondiale contro l’omofobia.

omofobia
Il 17 maggio del 1990, infatti, l’Organizzazione mondiale della sanità dichiarò che l’omosessualità non è una patologia.

A corollario della quale affermazione discendono i diritti riconosciuti ai gay. Come l’affermazione e l’esternazione libera di sé e l’adeguamento con gli eterosessuali in termini di facoltà di contrarre matrimonio e procreare, o, perlomeno, adottare un bambino.

Diritti riconosciuti, dicevo, sì, ma non in Italia. Paese di paroloni, demagogie, politici nella migliore delle ipotesi inconcludenti, ma di pochi fatti, soprattutto in un ambito come questo dove il peso del giogo del Vaticano si fa più forte.

omofobiaAd aggravare lo stato delle cose ha contribuito la recente notizia che conferma la nostra proverbiale incoerenza.

L’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati ha riconosciuto ai deputati stessi, e non a tutti gli italiani, la possibilità di estendere la tutela previdenziale al partner omosessuale, in pratica come a voler dire un’altra volta, come se c’è ne fosse bisogno, che ai politici è permesso tutto, ma al resto degli italiani no.

Complimenti, un grande esempio di civiltà ed equità.

Se di tutto questo difficilmente si può trovare una spiegazione logica (uno straniero probabilmente penserebbe che si tratti di una barzelletta), io credo che a noi cittadini spetti almeno il dovere sopperire al buco legislativo iniziando a riflettere sull’argomento. Capire che i diritti dell’altro da noi sono in fondo anche i nostri. Poiché il bene comune, proprio perché tale, indirettamente avvantaggia tutti.

È un discorso valido a prescindere dalla volontà di essere solidali, andrebbe bene anche solo per mero fine egoistico.

Insomma, la mia mentalità forse è troppo diversa da quella dell’italiano medio.
Ma io non capisco perché due persone che si amano e convivono una vita, non possano sposarsi solo perché dello stesso sesso.
La trovo una presa in giro sociale, un voler non guardare la realtà.

omofobia
Poi capisco il dibattito su temi etici, pur non condividendo, da parte dei detrattori dell’adozione e della procreazione in coppie gay.
Ma l’accettazione del cambiamento dei nostri tempi invece che lottare contro i mulini a vento della repressione credo non possa che migliorare anche la nostra piccola Italia.

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