Il bello di avere degli amici

Ultima modifica 2 Settembre 2016

Anche a voi è capitato di ricordare con un malinconico sorriso alcuni episodi accaduti quando eravate giovani, non avevate figli, non eravate sposate ed il problema più grande era come vestirsi al sabato sera?
A me si. E queste sensazioni si sono amplificate ed arricchite di particolari il giorno che Gianluca ha creato un gruppo nel quale ha messo tutti i nomi della vecchia compagnia.

C’ero anch’io.

Con un po’ di titubanza abbiamo iniziato a scrivere messaggi, ad organizzare una rimpatriata. Dopo qualche giorno si è creata la stessa sintonia di 15 anni prima . Alcuni un po’ ammaccati dalla vita ma sempre fanciulli. Alcuni sono anche “vecchi amori”…….. Tutti Peter Pan con figli.
Ci chiamiamo il gruppo “infatti” ( cong. Comp. della prep. in e fatti, pl. di fatto ).
Questo perché ci accomuna il fatto, diventato ormai tormentone, che quando non sappiamo cosa dire a qualche nostro interlocutore rispondiamo ” infatti”. Voi no?image1Questa cosa sembra una scemata ma in realtà a me alleggerisce la giornata.
Ci scriviamo qualsiasi cosa, ironica, comica e saltuariamente seria ( di rado eh…).
Sarà fanciullesco ma è bello avere amici che conosci da una vita, conoscono il tuo passato, i tuoi pregi, i tuoi difetti, amici con cui hai condiviso esperienze veramente comiche e cameratesche, amici che ti vogliono bene così come sei.

Prendiamo in giro il mondo e ridiamo un sacco . Ogni tanto ci sono anche i messaggi vocali di Luca che ci fanno trattenere a stento una grassa risata magari mentre siamo di fronte al medico o in banca.

A chi non è capitato di aver voglia di morir dal ridere in classe davanti ad un professore serissimo?
Ecco… la mia sensazione è sempre quella.

Sapeste come aiuta ragazze….
Poi quando ci si prende in giro la vita diventa più leggera!
Ad esempio Chiara fa l’infermiera ed una sera ha scritto che doveva fare il “pompaggio”
Vi lascio intuire cosa ha scatenato nel gruppo….
Ilaria ha il gatto e scrive ” lo porto dal pediatra “, certo come no.
Gianluca mette le colonne sonore e organizza le cene, Elena fa il “quiz del caz” dove fa una domanda del tipo “come si chiamava il cane della Contea di Hazzard?”.
Flavio ci chiama “oche” ma ride come un matto.

Mettiamo a nanna i bimbi, mogli e mariti ed è come se andassimo al bar a chiacchierare. A Dicembre , vecchi nostalgici , andiamo al concerto di Venditti solo per ascoltare ” notte prima degli esami” dal vivo.
Noi stiamo bene così. E ve lo consiglio. Infatti…

Elisa Toscano

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