Ultima modifica 26 Maggio 2025
Ci sono libri che ti sorprendono. E poi ce ne sono altri, come Il Pettirosso, che ti entrano dentro piano piano, senza parole, e ti restano addosso per giorni. Questo silent book – vincitore della dodicesima edizione del Silent Book Contest – Gianni De Conno Award 2025 – è uno di quelli.
È difficile parlare di un libro che non parla. Eppure, Il Pettirosso dice tutto. Lo fa con dolcezza, con immagini avvolgenti e tenere, che sanno fermarsi sulle piccole cose, quelle che spesso ci sfuggono nella frenesia delle nostre giornate da mamme, da papà, da adulti troppo presi dalla lista delle cose da fare.
Il Pettirosso è un libro “muto”, ma mai silenzioso
La storia è semplice, ma colpisce dritto al cuore. Un anziano, solo, affronta la sua routine fatta di ricordi, di piccoli gesti che mantengono viva la memoria di un amore passato. In una fredda giornata d’inverno, durante una visita al cimitero, trova un pettirosso infreddolito. Lo prende con sé, lo porta a casa. Se ne prende cura. E in cambio riceve una luce nuova, un calore che sembrava perduto. Un atto di gentilezza che cambia tutto.
Questo libro non si legge. Si guarda. Si respira. E ogni pagina è un passo in un percorso emotivo che può far bene a tutti, anche ai nostri bambini.
Perché leggerlo con i nostri figli?
Perché insegna qualcosa di prezioso: che prendersi cura è un dono. Che la gentilezza, anche quella minuscola, può riscaldare i cuori, anche nei giorni più freddi. Che la memoria non è solo dolore, ma può essere anche gratitudine. Che la solitudine può essere attraversata, e trasformata.
Non ci sono parole, ma le illustrazioni di Mania Eghrarian parlano chiaro. Sono dolci, eleganti, e sanno fermare l’attenzione su quei dettagli che spesso dimentichiamo di osservare: una tazza di tè, una finestra illuminata, le piume arruffate di un piccolo uccellino.
Un viaggio visivo che tocca l’anima
Il tratto dell’autrice iraniana è preciso ma morbido, i colori caldi e avvolgenti. Ogni scena ha un tempo lento, che ci invita a rallentare, a guardare con attenzione. È come una carezza. E in un mondo che corre troppo, ci voleva.
Il Pettirosso è un libro da tenere sul comodino, da aprire nei momenti di quiete, da regalare. È un inno alla gentilezza, al ricordo, alla cura. E, soprattutto, alla bellezza delle storie che non hanno bisogno di parole.
Per noi mamme? Una lettura da condividere
Con i nostri figli, certo. Ma anche con noi stesse. Perché questo silent book ci ricorda che il silenzio può essere pieno. Pieno di emozioni, di significati, di vita. E a volte, è proprio nel silenzio che si sentono le storie più vere.
Se volete avere tra le mani questo meraviglioso libro, dovete aspettare il 30 maggio, quando sarà disponibile nelle librerie.