Insegniamo ai nostri figli come gestire i conflitti

Ultima modifica 15 Novembre 2018

Fin da piccoli, può capitare di vivere un conflitto con un amichetto, un compagno di scuola, un fratello, come anche con mamma e/o papà.
I conflitti sono normali, fanno parte della relazione, che si viene a instaurare fra due persone.

Insegniamo ai nostri figli come gestire i conflitti

conflitti3Tuttavia, non è semplice affrontare e gestire un conflitto, né su un piano emotivo-affettivo, né su un livello comportamentale-relazionale.
In modo particolare, non è semplice quando si è piccoli e si è alle prime armi nell’approcciarsi e nell’affrontare il mondo esterno.

In realtà, non è semplice neanche per noi genitori assistere a due bambini che bisticciano, che si contendono un gioco o che litigano per montare per primi sull’altalena. Del resto, non è semplice neanche gestire la conflittualità entro le mura domestiche, sia che il conflitto si sviluppi con noi che con l’altro genitore o con un fratello. 

Com’è consigliabile comportarsi in questi casi?

Per prima cosa, è importante che noi genitori sappiamo sia reggere emotivamente, sia gestire i conflitti. In questo modo, aiutiamo i nostri figli a vivere eventuali disaccordi come situazioni possibili e risolvibili, senza risvolti drammatici.

In secondo luogo, è opportuno distinguere le varie situazioni conflittuali che si vengono a presentare.
Se il conflitto è contenuto e nostro figlio vive un semplice contrasto con un altro bambino per un gioco o una qualsiasi altra cosa, è opportuno osservare senza intervenire subito. In questo modo possiamo supervisionare la dinamica dell’interazione e lasciare al contempo lo spazio e la possibilità ai bambini di riuscire a gestire e risolvere da soli il contrasto momentaneo.

Spesso infatti i bambini possono avere un contrasto passeggero e tornare subito dopo a giocare insieme, senza particolari conseguenze.conflitti2Se, viceversa, la situazione è ad alta conflittualità, allora l’intervento dell’adulto può essere necessario. Importante aiutarli a trovare una soluzione.
In questo caso, l’intervento deve essere finalizzato ad aiutarli a comprendere che si può giocare senza litigare. A rispettarsi reciprocamente nei propri tempi, bisogni e comportamenti, a rispettare i turni, le regole del gioco.

I conflitti rappresentano occasioni
in cui i bambini possono imparare
a rapportarsi con gli altri
in modo positivo e costruttivo.

Possono trovare così un bilanciamento fra la spinta all’auto affermazione, da una parte, e, dall’altra, il bisogno di contemplare e rispettare anche l’altro.

Infatti, la vita è fatta anche di contrasti e disaccordi.

Pertanto, i bambini hanno bisogno, fin da piccoli, di imparare a sperimentare e affrontare queste situazioni, così da acquisire sia gli strumenti comunicativi e relazionali, per saperle gestire, sia la forza emotiva, per saperle supportare e reggere.

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