Ultima modifica 29 Aprile 2025

Ippocorno e altri racconti è una silloge di brevi testi narrativi di genere, pubblicata il 07 ottobre del 2024 da Vincenzo Barone Lumaga per Agenzia Pensiero Creativo.

 

Ippocorno

 L’AUTORE

Prima di addentrarci nel vivo dei racconti, ai quali con difficoltà si riesce ad assegnare un genere definito (Horror? Fantasy? Psyco-thriller?), un breve cenno sull’autore: Vincenzo Barone Lumaga, classe 1978, è un avvocato penalista con la passione per la letteratura e…per la stand-up comedy! Ebbene sì, l’autore di questi racconti, che trasudano di terrore, di angoscia, di morte, è anche un conosciuto e brillante attore comico. Potrebbe sembrare un paradosso, ma non lo è affatto, se pensiamo alla vita tormentata di alcuni indimenticabili comici come Buster Keaton (che secondo una leggenda metropolitana pare non sorridesse mai) o Peter Sellers, il quale non faceva mistero dei suoi gravi problemi di depressione.

Vincenzo Barone, attraverso l’invenzione di atmosfere inquietanti, creature mostruose e personaggi tormentati, conferma quello che ai più potrebbe apparire come il banale cliché del comico crucciato, ma che in verità rappresenta il segno di una personalità composita, poliedrica e ricca di risorse.

 

I RACCONTI 

I testi che compongono la raccolta Ippocorno e altri racconti ci presentano una serie di personaggi (con i quali l’autore sembra invitare insistentemente il lettore a identificarsi), tutti trafitti da un oscuro e ineluttabile destino. Spiragli di salvezza nessuno. È quello che avviene, ad esempio, al protagonista di “Qui Radio Nowhere”, intrappolato negli incubi sversati impietosamente dalla sua autoradio, o nel perturbante racconto “Una pioggia senza nome”, il cui finale evoca grovigli di mani nere da cui è impossibile scampare, fino al culmine del racconto che dà il titolo al libro, quell’ Ippocorno perfetto stereotipo di tutte le creature diaboliche, misteriose e assetate di sangue che la letteratura di genere ha prodotto da quando è stata inventata.

 

“Quel gigantesco ematoma era forse un’impronta? Il segno di uno zoccolo? Quale specie di bestia aveva uno zoccolo così strano?”

da “Ippocorno”

 

Siamo di fronte a una narrativa senza infingimenti,  che intende turbare l’anima del lettore, trascinarlo nel gorgo di implacabili flussi di coscienza, costellati di incubi, di paranoie, di vere e proprie patologie psichiatriche.

Ippocorno

 

LO STILE 

Vincenzo Barone utilizza uno stile limpido e lineare, per quanto la trama dei racconti, per le esigenze del contenuto, talvolta si dipani in paragrafi aggrovigliati e di primo acchito poco intelleggibili. Ma sono soltanto momenti di scrittura apparentemente oscura, perché man mano che il filo del racconto si dipana, tutto si chiarisce (o si inscurisce, a seconda dei punti di vista).

 

“Perché lei era ovunque, lì dentro, che mi derideva con odio e disprezzo, e quella terribile risata riecheggiava solo nella mia mente”

da “Soul Train”

 

A parere di chi scrive, al netto di uno stile di scrittura profondamente accattivante, la scelta di narrare alcune storie alla seconda persona singolare potrebbe compromettere il pieno coinvolgimento emotivo del lettore, che si ritrova suo malgrado nel ruolo di osservatore esterno alle vicende, condivise quasi in forma privata dall’autore e dal suo personaggio. Ma si tratta di una percezione soggettiva, che potrebbe non trovare riscontro in chiunque altro si approcci alla lettura dei mirabili racconti dell’Ippocorno.

 

LE ILLUSTRAZIONI

A impreziosire la raccolta ci ha pensato Diana Daniela Gallese, giovane e talentuosa illustratrice di Avezzano (classe 1994) e autrice di pregevoli graphic-novels.

In una intervista di qualche tempo fa ha dichiarato: “Disegno da sempre, sin da che io ho memoria. Da bambina non stavo mai ferma, avevo l’esigenza continua di inventare, scarabocchiare, di giocare creando”.

Ed è quello che ha fatto egregiamente nell’ambito di questa collaborazione, creando un’illustrazione per ogni racconto. Diana ha saputo cogliere il senso e l’atmosfera dei testi, trasmutando le parole in efficaci quanto indimenticabili opere d’arte visiva.

 

 

IN CONCLUSIONE

Per gli amanti del genere si tratta di un libro imprescindibile. Acquisto perfetto, perché no, per il prossimo Halloween.

Autore: Vincenzo Barone Lumaga

Illustrazioni: Diana Daniela Gallese

Edizioni: Agenzia Pensiero Creativo

Anno: 2024

Età di lettura: 14+

Pagine: 102

Costo: € 15,00

Mi chiamo Ivan Randazzo e sono nato a Catania, città dove vivo tuttora, il 27/09/1981. Lo stesso giorno di Francesco Totti e Jovanotti, per sfortuna. Sono padre di due bambini meravigliosamente fantastici e dopo più di vent'anni di conoscenza sono ancora innamorato di mia moglie, incredibile ma vero! Ho frequentato la Facoltà di Lettere Moderne ma, a pochi passi dal conseguimento della laurea, anche per aver constatato il degrado etico e culturale del mondo universitario, ho deciso di abbandonare gli studi (quelli istituzionali intendo) e di accettare un'allettante proposta di lavoro. Scrivo poesie, racconti per l'infanzia e articoli su tematiche varie. Inutile sottolineare che amo leggere, quando e dove posso. Se dei ladri decidessero di scipparmi rimarrebbero delusi, dentro la mia borsa troverebbero più libri che contanti. Nel 2022 ho pubblicato, per la casa editrice Akkuaria, la mia prima raccolta poetica dal titolo "Metapensieri". Sono una persona umbratile, tendente al malinconico, anche se non mi tiro mai indietro quando c'è da farsi quattro belle sane risate tra amici. Il mio motto? "Vorrei essere come i pesci, che sanno vivere annegati."

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here