Ultima modifica 19 Agosto 2017
Un bell’esempio di civiltà quest’anno ce lo dà la Turchia, Istanbul in particolare, dove l’Amministrazione comunale ha predisposto un servizio di distribuzione di cibo e di acqua per i randagi, possibile grazie ad una serie di “dispenser” dislocati in molti punti della città.
Un segnale di attenzione verso gli animali più deboli, i quali senza un compagno umano a fianco sono impossibilitati a sfamarsi senza andare a rovistare fra i rifiuti.
Un atto dovuto a queste creature che vengono spesso abbandonate, lasciate a se stesse solo perché gli incauti proprietari non hanno pensato alla loro sterilizzazione permettendone la prolificazione incontrollata.
I cosiddetti cani e gatti di quartiere, sempre in Turchia, hanno inoltre un “orecchino” che segnala che il 4 zampe è stato sterilizzato e vaccinato dal Comune.
Anche in Italia sarebbe una soluzione utile ma, ben più importante, sarebbe una Usl veterinaria funzionante, che si facesse promotore delle sterilizzazioni dei randagi per poterne limitare sempre di più il numero sul territorio soprattutto al sud.
Elisabetta Dal Piaz