La Aniston rifiuta Brad Pitt: “No, grazie, ho da fare!”

Ultima modifica 11 Ottobre 2018

E’ arrivata, più fredda di una doccia di cubetti di ghiaccio e più terribile di una scure da guerra: la vendetta di Jennifer Aniston!

Sì, ragazze mie… basta saper aspettare il momento giusto, con signorilità e con dignità e quello arriva.

La dolce Jenny non ha fatto chiassose piazzate e ridicole messe in scena nel momento in cui Brad Pitt l’ha abbandonata per quel fior di gnocca dell’Angelina Jolie, con la quale ha messo su una tribù di tutto rispetto tra figli naturali e adottivi.
Niente affatto. Ha continuato alla grande la sua vita, tra alti e bassi (come tutti del resto), con tanti film all’attivo, con altrettanti flirt e presunti tali, fino ad arrivare al matrimonio, l’anno scorso con Justin Theroux, di cui, ancor prima della separazione dei Brangelina, aveva parlato con i cuoricini stampati sugli occhi, dichiarando finalmente di essere una donna felice e serena.

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La sua rivincita poteva limitarsi anche soltanto a questo: dichiararsi una donna soddisfatta, dopo le pene d’amore, andava anche bene.
Ma no. La sorte ha voluto di più per lei. Molto di più.

A quanto pare, nei giorni scorsi, Brad Pitt, reduce dalla movimentata separazione con la Jolie e annesse questioni giudiziare delicatissime, si trovava a Londra per promuovere il suo ultimo film. Il caso ha voluto che si trovasse a Londra anche lei: Jennifer Aniston.

E che non gliela fai una telefonatina alla tua storica ex in memoria dei bei vecchi tempi?

Sempre fonti indiscrete rivelano che il bel Brad abbia chiamato Jennifer per uscire a cena insieme.
E lei, con calma, ha rifiutato l’invito: “No, grazie Brad, mi farebbe molto piacere incontrarti, ma ora non ho tempo!“.
E giù. Ha attaccato. Brad è rimasto a bocca asciutta, senza nemmeno rendersene conto. La seconda donna che gli ha voltato le spalle. La Aniston rifiuta Brad Pitt.
Della serie: “Troppo tardi, ciccio… ora sono felice con un altro!

babel

Al mio tre, crogioliamo tutte insieme a lei. Uno… due… tre…
E poi, andiamo a consolarlo però, eh!

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