Kenosha – Notte prima degli esami

Ultima modifica 10 Ottobre 2019

In questi giorni sui giornali italiani e nei post sui socials degli amici italiani, leggo tanti commenti sulla “notte prima degli esami“. Amici che ricordano come fosse ieri quella lunga notte… ma sono l’unica a non ricordarsi di quella notte? A quanto pare.

Ma non è di questo che volevo parlare. Volevo fare un breve confronto Scuola Americana vs. Scuola Italiana sugli esami.

E’ vero, si dice che gli americani sono poco colti. Ma ci sono cose per cui la scuola americana è piuttosto avanti.

Innanzitutto sulle materie scientifiche. Non vi sto a raccontare com’è l’aula di scienze delle scuole dei miei figli. Vi dico solo che qui basano tutto sulla SPERIMENTAZIONE, il sistema migliore in assoluto per memorizzare formule, fenomeni, reazioni, calcoli. La verifica sul campo!

E poi gli ESAMI E LE VERIFICHE… Ah! I tanto sospirati esami. Odiati da studenti, genitori e insegnanti. Fin dalle elementari fanno verifiche in continuazione. Anche 2 o 3 in un giorno. E ogni settimana. Cosa che se succedesse in Italia, i genitori scenderebbero in piazza. Le verifiche, o test come li chiamano qui, sono sempre scritti. Lavoro in più per gli insegnanti. Mentre l’esposizione delle ricerche è orale.

semes_exams

Facendo tante verifiche non esiste più l’ansia da verifica.

INVALSI, quelli che qui si chiamavano WKCE e ora hanno cambiato nome in Badger Exam. Li fanno ogni anno per matematica, lettura e scrittura. I risultati serviranno per valutare la scuola: migliori sono i risultati di questi test, migliori saranno le quotazioni della scuola (N.B. io parlo di scuola pubblica!). Sì, tutto fa marketing.

Poi 4 volte l’anno ci sono i MAP Test (Measures of Academic Progress – Valutazione del Progresso Accademico): a settembre, a gennaio, a marzo e a maggio.

Al liceo poi non hanno l’esame di maturità, ma ogni anno, due volte l’anno, hanno i test PER OGNI MATERIA: a gennaio e a giugno. I voti di questi test andrà a fare media con i voti conseguiti durante l’anno. Quindi lo studente ha la possibilità di migliorare o peggiorare la media.

Sensa nessuno stress. Sì, forse un po’ di tensione. Se i voti saranno insufficienti, durante l’estate dovranno fare la “summer school” per recuperare e un esame per valutare il recupero.

Insomma, gli esami sono all’ordine del giorno. Tanti? Troppi? Io non rilevo nessuna particolare tensione negli studenti.

 

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