“Cura esperienze profonde da offrire ai tuoi figli come fa il giardiniere quando semina semi preziosi.” Questa affermazione mi ha ispirata ad organizzare laboratori esperienziali per bambini.
Laboratori esperienziali perché sceglierli?
Questo pensiero dà vita ad una responsabilità educativa che coinvolge il mondo degli adulti. Pensiamo che sia corretto occuparci di una buona alimentazione da proporre ai figli, offrire loro uno sport di qualità… Ma che dire della mente? E della sua profondità?
In qualità di educatrice, insegnante e arteterapeuta, ho sempre posto attenzione al fatto che l’offerta formativa fosse diretta alla costruzione dell’io. Quando io e una mia collega abbiamo creato il progetto “il Closlieu” (arte libera pittorica nata da uno stimolo che funge da evento scatenante per liberare le emozioni), abbiamo voluto offrire ai bambini strumenti per guardarsi dentro. Il risultato è stato straordinario. I bambini si sono mossi nella stanza come se avessero sempre fatto quell’esperienza. Sono riusciti a cogliere la loro profondità e a trasformarla in espressione artistica. Nel guardarli, mi ha colpita la loro disinvoltura e spontaneità.
Ma perché è importante insegnare a guardarsi dentro?
Quando chiedi a un bambino “come stai?”, di solito risponde “bene”, anche se magari prova ansia o timori. Questo non accade perché non sia sincero, ma perché spesso non riesce a guardare dentro se stesso e a individuare analiticamente il proprio stato d’animo. La capacità di analizzarsi è un processo che si acquisisce, e occorre insegnarlo. Per questo è fondamentale fare proposte significative che includano anche la sfera emotiva.