L’esercito delle mamme single

Ultima modifica 5 Giugno 2018

Le mamme single sono un bersaglio facile: questa era l’idea nutrita dal protagonista del film “about a boy”, interpretato da Hugh Grant, che recitava magistralmente il ruolo – del resto, così calzante per lui – di un ricco scapolone sempre a caccia di nuove conquiste.
E chi nella vita non ha avuto il “piacere”, almeno una volta, se non di più, di incontrare il classico don Giovanni impenitente, che continua a scappare e si guarda bene dal metter su famiglia.

mamme single

Ma è veramente così?
Questa “tipologia” di donne rappresenta realmente le compagne migliori per relazioni brevi per il fatto che, se separate e, meglio ancora, se abbandonate e con prole a carico, sono sinonimo di: ognuno a casa sua e zero complicazioni.

O è proprio vero che essere mamme single mette in secondo piano qualsiasi eventuale partner?

Di certo, la sua priorità resta il figlio,
non c’è Hugh Grant
della situazione che tenga.

Tuttavia, per quanto una donna sia impegnata a crescere da sola il proprio bambino, resta comunque da parte sua il desiderio, la speranza, di rifarsi una nuova vita, nonostante ci possano essere delle preoccupazioni come, in primis, quella che il bambino non riesca ad accettare il nuovo compagno.

Ma la condizione di mamma single può anche inibire alcuni uomini che, spaventati, scartano a priori le mamme sole.
Per molte diventa, dunque, difficile credere di trovare una persona che sia in grado e abbia la forza di inserirsi nella loro vita un po’ complicata, sostenendo le difficoltà che ne conseguono. E questo, in molti casi, porta a rinunciare in partenza a stabilire delle relazioni. Fortunatamente, però, non è sempre così. Ci sono, infatti, donne mamme che tornano ad amare di nuovo, che riescono a rimettersi in gioco. Sono spesso donne madri abbandonate o per scelta, cioè che hanno deciso di avere un figlio anche senza avere a fianco un partner affidabile.

Di questo esercito, così fiero e sempre più numeroso, tendiamo a parlare troppo poco o, comunque, non come meriterebbe, secondo me.
Mi è capitato di conoscerle e osservarle e, non per generalizzare ma sono dotate di grande capacità organizzativa, spirito d’indipendenza e forza che, nel tempo, le porta a raggiungere un certo equilibrio, non che tutte le altre non abbiano tutti questi requisiti, per carità. Alcune, poi, hanno la fortuna di avere alle spalle una famiglia che le sostiene, altre, invece, sono completamente sole e, magari, anche alla ricerca disperata di un lavoro o si barcamenano, come fossero in un gioco a incastro, tra impegni lavorativi e gestione figli, riducendo al minimo o al nulla le occasioni per se stesse.

Già essere genitore non è semplice, figuriamoci se si è anche soli.
Sono donne a cui, personalmente, va tutta la mia stima.
Senza nulla togliere alle altre o ai quei tanti bravi padri single che allevano i propri bambini, mettendoli davanti a tutto e tutti.
Non vuol essere questa un’apologia di mamma sole, dipinte come “super donne” immacolate, né tanto meno una classifica di “mamma migliore”, se sola o in coppia.
Certo è che una famiglia unita può, generalmente, dare più sicurezza e certezza ai figli, anche se non è sempre così, ahimè.

A pensarci bene non c’è poi tanta diversità tra crescere solo con la mamma o in una casa dove i genitori sono due, ma il padre è sostanzialmente assente. Basterebbe solo ricordare quando, trenta o quarant’anni fa, in Italia, non esistevano papà tanto collaborativi e premurosi, ma solo signori un po’ burberi che, rincasando a tarda sera, non si impegnavano abbastanza in un progetto genitoriale comune.

2 COMMENTS

  1. Salve,
    sto per diventare una mamma single per scelta..ho 43 anni, quasi 44.
    Dopo un percorso lungo e doloroso, mi sono recata in Spagna ed ora sono incinta di due mesi.
    Mi piacerebbe molto condividere questa mia esperienza con altre mamme single per scelta, o non per scelta.
    Grazie mille

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