Ultima modifica 20 Aprile 2015
Mamma da record: ha 65 anni, 13 figli ed è incinta di quattro gemelli!
Questi i titoli dei giornali che sembrano ammirare se non approvare l’operato di Anngret Raunigk, un’insegnante alle soglie della pensione che, dice, per soddisfare il desiderio della sua figlia più piccola 10 anni, di avere un fratellino si sottopone, più volte, all’inseminazione artificiale ottenendo, alla fine, lo scopo prefisso: è rimasta, nuovamente incinta.
È proprio il caso di dire nuovamente, poiché la signora ha ben 13 figli, non tutti avuti naturalmente, ha già sperimentato, almeno una volta, l’inseminazione artificiale e a 56 anni ha dato alla luce una bambina.
È anche nonna di 7 piccoli, ma a lei non basta, o meglio, dice che non basta alla sua piccola decenne, che vuole, desidera così fortemente un fratellino che la mamma si sente in dovere di accontentarla.
Peccato che i fratellini siano 4, quattro!
Si, perché alll’ultimo tentativo, peraltro non effettuato in Germania, si è rivelato positivo, tutti e quattro gli ovuli impiantati stanno generando, ognuno, un piccolo essere.
Un evento eccezionale di certo vista, tra l’altro, l’età della signora, non certo ancora fertile e, pertanto destinata dalla natura a non procreare più, ma il progresso, la metodologia concezionale studiata per aiutare quelle donne, e quegli uomini, che, per qualsiasi motivo siano impossibilitati ad avere pargoli, viene applicata anche in casi come il suo.
Giusto, sbagliato?
Qualcuno dirà che è una scelta del tutto personale, che non si può entrare nella mente delle persone, non si possono condannare o, comunque, criticare desideri così grandi e naturali come quello di diventare mamme o papà, qualunque sia l’età anagrafica, qualunque siano le condizioni.
Sappiamo che oggi molti mettono su famiglia, non più in età giovanissima, come accadeva nel passato, si pensa prima al lavoro, alla carriera, poi alla famiglia e ai figli, giustamente, dico io, perché non c’è nulla di peggio di una maternità e paternità irresponsabile.
I bimbi hanno diritti, hanno bisogni, necessità di tutela e non ci si può affidare, come succedeva in passato, ad una non ben determinata Divina Provvidenza, dietro la quale si nascondeva una grande irresponsabilità e una specie di indifferenza sulla sorte dei piccoli.
Ma 65 anni! Non sono troppi per iniziare nuovamente un percorso?
La signora afferma di essere in buona salute, ma ha comunque 65 anni!
E gli anni passano veloci, portano normali acciacchi e una donna può avere la forza di allevare altri 4 piccoli esseri?
Allattarli, curarli, coccolarli, cullarli, insegnare loro a camminare, a parlare, a muoversi in questo mondo frenetico?
Certo è una donna istruita, è un’ insegnante, ma non sopravvaluta le sue forze o pensa di valersi dell’aiuto dei figli più grandi, in specie di quella, ancora bambina, della quale lei dice di aver soddisfatto il più grande dei desideri?
E non la obbligherà, forse, con una sorta di vero e proprio ricatto, a diventare precocemente mamma, più che sorella amorosa? Il dubbio sorge spontaneo, non priverà questa piccola, perché piccola è ancora, a rinunciare alla sua adolescenza, a vivere la sua giovinezza?
Quattro gemelli sono tanti, faticosi per una donna giovane, nel pieno delle forze, per una donna che può contare sull’aiuto di un giovane marito, di due nonne abbastanza giovani, ma la signora Anngret su chi può contare?
Solo su se stessa? A 65 anni?
Ora quando nascono, ma ne avrà 71 quando andranno a scuola!
Io avevo la sua età quando è nato mio nipote, ero nel pieno delle forze e ho potuto dare il mio aiuto senza fatica ogni qualvolta e per il tempo richiesto, ma c’erano una mamma ed un papà che se ne occupavano prevalentemente e per tutto il tempo libero dal lavoro, ma, ma era 1 e non 4!
Non credo, anzi ne sono sicura, non ce la avrei fatta nemmeno con 2, da sola!
E poi non è solo una questione immediata, i bambini crescono ed è sempre più impegnativo occuparsi della loro educazione, più difficile insegnar loro ad incamminarsi per la via maestra e a 72, 80 anni?
Quando lei avrà 80 anni i suoi figli ne compiranno 14, quattordici!
Chi li seguirà, chi penserà a loro? Una sorella, un fratello che avranno già una loro famiglia o alla quale dovranno rinunciare per accudire a loro?
Maternità responsabile? Quale?
Atto di egoismo incosciente, questo penso abbia compiuto Anngret!
Per me questa avrebbe bisogno di un buon psichiatra e magari di un’assistente sociale.
Scusa Nonna Lì ma sono d’accordissimo con te , a 65 anni fai la nonna se sei fortunata, non la mamma. Mah…