Se c’è una cosa che Martin lo scheletro di Triinu Laan ci insegna, è che anche un vecchio scheletro può essere il cuore pulsante di una storia piena di tenerezza, umorismo e riflessioni profonde sulla vita. Un libro che spiazza, ma che in fondo arriva dritto al cuore, rendendo persino la morte, quel tema tanto spaventoso e tabù, qualcosa di quotidiano, naturale e, sorprendentemente, divertente.
Martin lo scheletro: le mille avventure di uno scheletro in casa
Il protagonista del racconto, Martin, è uno scheletro che per anni ha passato il suo tempo nella scuola, aiutando i bambini a studiare anatomia (Come lui, nelle classi da noi, non se ne vedono più!). Ma un giorno decide di andare in pensione e viene adottato da una coppia di anziani che vivono in una casa di campagna.
“e’ la prima volta che martin siede in un’automobile.Prima ha viaggiato solo una volta, ma su un camion e impacchettato in una grande scatola di cartone”.
Da quel momento in poi, Martin diventa parte integrante della loro famiglia, anzi, uno di loro. A dispetto del fatto che sia solo uno scheletro (senza carne, senza volto, senza muscoli), Martin è trattato con una normalità e una tenerezza che è tanto sorprendente quanto dolce.
La morte il tema centrale del racconto

Il tema della morte viene trattato con una tale leggerezza che diventa accessibile anche ai più piccoli. La morte non è mai rappresentata come qualcosa di spaventoso, ma come una parte naturale e inevitabile del ciclo della vita. Il vecchietto e la vecchietta, che inizialmente potrebbero sembrare i “tipici” protagonisti di una fiaba nostalgica, si rivelano capaci di affrontare la vita e la morte con un sorriso, trovando nella compagnia di Martin un modo per vivere ogni giorno con maggiore pienezza.
La scrittura di Triinu Laan è semplice e diretta, ma ricca di ironia e piccole riflessioni che arricchiscono il testo. Ogni episodio è pervaso da una sottile comicità che non scade mai nel grottesco, ma riesce a trovare il giusto equilibrio tra l’assurdo e la quotidianità. C’è una poesia che emerge attraverso il racconto delle piccole cose: la vecchietta che raccoglie i fiori di tiglio per preparare il tè, la scoperta di come il vecchietto si rapporta con il suo compagno d’avventure scheletrico, o le mille situazioni in cui Martin riesce ad adattarsi, trovando il suo posto in un mondo che, pur non comprendendolo pienamente, lo accoglie con affetto.
Le illustrazioni di Marja Liisa Plats completano perfettamente l’atmosfera del libro. Le immagini sono semplici, ma evocative, con il giusto tocco di umorismo gotico che fa sorridere.
Il messaggio del libro, che sottolinea l’importanza della famiglia, dell’inclusione, e del non farsi intimidire dalle diversità, è chiaro e potente.
Martin non è un personaggio che si adatta passivamente alla vita che gli viene proposta, ma è lui stesso un elemento che cambia l’esistenza dei suoi nuovi compagni. Se la vita dei due anziani era ormai fatta di piccole abitudini e solitudini, l’arrivo di Martin porta con sé una ventata di energia nuova, di complicità, di gioia anche nelle piccole cose quotidiane.
Un libro che dovrebbe finire nelle mani di ogni famiglia. Perché ci ricorda che la felicità non dipende da ciò che abbiamo, ma da come guardiamo il mondo e da chi decidiamo di accogliere nella nostra vita, anche se sono… solo uno scheletro!

Consiglio di lettura dai 9 anni
premio Andersen 2025 come miglior libro 9-12 anni
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Autore: Triinu Laan
Illustratore: Marja Liisa Plats
Edizioni: Sinnos edizioni
Anno: 2025
Pagine: 80
Costo: € 13,00




