Memory Etciù e il virus non c’è più. Un videogioco contro la diffusione del coronavirus

Ultima modifica 18 Novembre 2021

Memory Etciù e il virus non c’è più è un videogioco.
Il tema conduttore è attualissimo.
Il protagonista è infatti il coronavirus.
In questi giorni i bambini si trovano ad affrontare questa situazione.

Memory Etciù

Notizie che arrivano dalla televisione. Informazioni captate dai genitori.
La scuola chiusa ormai da più di un mese e l’impossibilità di vedere chiunque.
A tutto questo aggiungiamo una serie di regole ripetute che ci dicono come bisogna comportarsi.
Non è facile. Soprattutto per i bambini.
Ma ecco che arriva un videogioco.

Accattivante, semplice, perfettamente comprensibile.

E perchè no? Divertente!
Geniale l’idea di utilizzare un linguaggio vicino ai bambini per spiegare una cosa da adulti.
Il progetto nasce in un Liceo Scientifico di Montesilvano.
Il Corradino D’Ascanio. Circa venti studenti, la IIC, supervisionati da tre professori: Graziano Fabrizi, Monica Mariani e Rita De Vincentiis.
Ognuno mette in campo la sua abilità e competenza. Tutti prendono dimestichezza con determinati argomenti e rendono un servizio sociale alla comunità.

Memory EtciùPer giocare gratuitamente è possibile collegarsi al portale www.gamefalconeborsellino.it.

Il gioco è quello del classico memory.

Sullo sfondo arcobaleno prendono posto 20 carte contenenti icone doppie.
Le icone sono relative ai 10 punti da seguire secondo il Ministero della Salute in materia di contenimento della diffusione da COVID-19. In particolare: mantenere al distanza, eseguire un lavaggio delle mani adeguato, utilizzare fazzoletti usa e getta, utilizzare la mascherina, igienizzare i luoghi comuni e ovviamente restare a casa.

Completata ogni coppia, la regola si traduce in una rima.
Alla fine del gioco si forma una filastrocca.
Ed ecco che tutte le buone prassi di comportamento ci appaiono in rima.
Molto facile da memorizzare!
E anche divertente!

C’è anche una versione in inglese.

È un gioco utile anche per i genitori. Possono imparare con i propri figli la filastrocca. Condividere il momento di divertimento e di speranza.
Trovare un canale per poter affrontare temi delicati.
Fuori c’è qualcosa di molto pericoloso.
Ma se si seguono le regole si può arrivare alla vittoria. Proprio come la risoluzione del memory ci suggerisce.

Memory EtciùAvevo pensato a questo gioco per mio figlio Gabriele.
Ha 6 anni ed è pieno di domande. Vuole capire meglio che succede in questo periodo.
Ma devo riconoscere che è fruibile anche per i più piccoli.
Gaia ha 4 anni e si è divertita a giocare e ad imparare le rime.
Le azioni da compiere sono semplici. Chi non conosce il memory?
E anche Zoe che ha 2 anni ha fatto con piacere “da assistente” ai fratelli. Un momento piacevole per tutta la famiglia. Una filastrocca per tutti da ripetere insieme.
E mi sa tanto che il coronavirus lo cacciamo via per davvero!
Un ringraziamento speciale alla IIC ed ai loro insegnanti.

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