Rimanere incinta: non ho CAPITO come possa CAPITARE!

Ultima modifica 1 Settembre 2016

“Ops mi si è rotta un’unghia!” “Va bè è CAPITATO!”
“Cavoli ho di nuovo rigato l’auto di mio marito!” “Ma sì, ormai è CAPITATO!”
“Evviva, ho vinto 500 Euro con un gratta e vinci!” “Fortunata te che ti è CAPITATO!”

“Sono incinta…” “Non mi dire che ti è CAPITATO!?!?”

Ebbene sì, nel 2016, esistono ancora ultra trentenni a cui CAPITA di rimanere incinte!

Mi piace sempre ascoltare le loro fantasiose interpretazioni di quanto è CAPITATO a loro insaputa.
Mi piace perché, se da una parte penso “Ah bella ma chi vuoi prendere in giro?”, dall’altra, cerco di immaginarle mentre CAPITA che rimangano incinte.

sono_incinta

Allora, c’è quella che rimane incinta sfiorando, al supermercato, la pancia della signora gravida che abusava del proprio stato imbarazzante per farsi strada nella coda e, penso, “Guarda, oltre al danno, la beffa!”

Poi c’è la vittima dell’attacco terroristico che, tutta felice di aver ricevuto quella misteriosa lettera, appena aperta la busta, avverte immediatamente inequivocabili sintomi, come nausea e sbalzi d’umore. Solo qualche mese dopo, scopre che, di recente, il terrorismo internazionale ha superato l’antrace per buttarsi sul liquido seminale gassoso, efficace anche attraverso le vie aeree.

Eh che dire di quella che credeva di andare a fare gli esami del sangue e, invece, sbagliando porta, si è trovata direttamente su un lettino nel reparto procreazione assistita e, che, prima che se ne rendesse conto, era già incinta di dodici settimane?

Ma la mia preferita è quella che una mattina, esce di casa, aiuta un non vedente ad attraversare la strada, gli tiene stretta la mano umida e poi sente l’irrefrenabile esigenza di fare un bidè. Fidandosi ciecamente (!) del proprio istinto, scappa a casa e lo fa in modo accurato. Solo qualche settimana dopo, capirà l’inquietante natura della cecità di quel poveretto e la ragione della sua mano viscida.

Così, mentre cerco di abbinare chi ho davanti ad una delle precedenti malCAPITATE, provo a buttare lì qualche insinuazione per indurla al coming out. “Bè dai, magari non pensavate arrivasse subito ma ve lo aspettavate…” E prontamente ricevo risposte secche senza un briciolo di contraddizione: “No, no, non lo volevamo proprio…è CAPITATO.” Allora cerco di capire se si tratta di una coppia che, per motivi religiosi, non usa metodi contraccettivi e penso ad un errore di calcolo ma, niente, loro sono atei.

Quasi tutte queste malCAPITATE sostengono di aver fatto di tutto per evitare di rimanere incinte e qualcuna tira in ballo addirittura l’astinenza!

Via via che la conversazione continua, l’incredulità sul mio volto è ormai poco celabile.
Ma scusa, mi chiedo, tra me e me, se davvero un bambino non lo volevi, possibile che non hai trovato il modo per evitare una gravidanza? Ai nostri tempi, i metodi contraccettivi sono talmente tanti che io stessa non sono sicura di conoscerli tutti, possibile che nessuno abbia funzionato?

Ora, mi dico, i casi sono due: o le percentuali di successo, che spesso rasentano il 100%, degli anticoncezionali più in uso, sono totalmente da rivedere, oppure almeno uno dei due partecipanti al ballo voleva lasciarci la scarpetta.

Spesso, in effetti, mi stupisco di quanto gli uomini, che magari davvero non vogliono figli, siano ignoranti in educazione sessuale. A loro è sufficiente che la compagna sia certa di non essere nel momento giusto per indurli ad abbandonare qualsiasi freno, oppure basta che abbiano visto una scatola di pillole anticoncezionale nell’armadietto del bagno, tre anni prima, e per loro è tutto ok.

A me sembra una vigliaccata, ma temo siano molte le donne che ingannano i propri compagni per avere un figlio. Lo penso perché, addirittura, la mia ginecologa mi ha consigliato una strategia simile quando le ho parlato del mio desiderio non condiviso di avere un altro bimbo.

Credo, poi, che ci siano molte coppie che, magari, avendo abusato dell’aiuto dei propri genitori, non vogliano ammettere di aver cercato un secondo o un terzo bimbo per non sentirsi dire: “Te la sei cercata, ora arrangiati!”

Infine, penso che gran parte di quelle donne, anche un po’ comprensibilmente, non ammettano di avere desiderato quel figlio per evitare di sentirsi dire le solite frasi disfattiste come: “Chi te l’ha fatto fare”, “Un altro?”, “Ma tu non lavori, come farai?”, “Di questi tempi è da pazzi!” Ecc.

Qualunque sia il motivo, magari anche comprensibile, per cui la donna che ho davanti mente, credo che parlare del proprio bimbo in arrivo come qualcosa che è CAPITATO sia profondamente irrispettoso. In primis, è il bimbo stesso che non viene rispettato, perché, agli occhi degli altri, sarà il figlio non voluto, non desiderato e, poi, soprattutto, è poco delicato nei confronti di tutte quelle coppie che provano di tutto per far CAPITARE un bambino nella loro vita e non ci riescono. Non si sa mai chi si ha davanti e cosa, anche solo una piccola e superficiale bugia, possa scatenare.

Alla fine dei miseri cinque minuti di conversazione fatua, la testa mi fuma Ed Flow Chart mi escono dalle orecchie, così, per tagliare corto, chiedo all’immacolata gravida quando nascerà il piccolo.
Alla sua risposta “Potrebbe CAPITARE da un momento all’altro!” Io intono un gospel e canto “Jesus is coming!”

6 COMMENTS

  1. Molto divertente…ma ti assicuro che io invece lo comprendo il senso della frase. Chi ha una fertilità altissima spesso si sente altrettanto incompreso, e ci sono anche persone che non riescono a viversi bene la sessualità proprio per questo. In alcuni casi non si può prendere la pillola, in altri si è allergici ai preservativi, insomma, so che è facile immaginare che nel 2016 ci sia un metodo sicuro e ripetibile per anni, adatto achiunque,per non restare incinte.
    Non è così.
    Come se uno dicesse a chi non riesce ad avere figli, ma dai nel 2016 con tutte le cose che ci sono…eh,già, ma se non funzionano…
    Non è in nostro potere controllare le nascite al 100%…possiamo andarci vicino, ma il controllo totale non lo avremo mai, nell’uno e nell’altro senso. Certo abortire è una strada certa, ma solo una fetta di popolazione la considera un metodo contraccettivo a posteriori, non tutti.
    Saluti!

    • Sì, certo, non volevo mancare di rispetto a nessuno naturalmente…
      Sicuramente esistono persone che non possono usare nessun contraccettivo e, da come parli, probabilmente ne conosci qualcuna.
      Io sono una di quelle persone che ha avuto la grazia di rimanere incinta al primo tentativo per entrambi i bimbi ma, prima, ho passato quasi dieci anni a praticare il coito interrotto perchè, pur non programmando una gravidanza, se fosse si fosse verificata, non sarebbe stato un problema e, comunque, non sarei caduta dalle nuvole. Ora, che NON vogliamo una gravidanza, usiamo precauzioni serie e, a meno di una falla meccanica, non dovrebbe succeder nulla. Perchè, sì, è vero, ci sono anche casi di preservativo rotto ma quanti sono rispetto a tutte le persona che millantano gravidanze capitate? Insomma, tutto è possibile ma di tutte le gravidanze che si definiscono capitate, io credo che solo una minima parte lo sia davvero!

      • Grazie per la risposta 🙂
        per 10 anni hai praticato il coito interrotto e ne hai una certa percezione; non penso che già dal primissimo giorno tu ti sia aspettata una gravidanza!!
        Magari hai iniziato ad aspettartela dopo un po’.

        Diverso è il caso delle ragazze molto giovani: lì il “capitare” pare ossimorico pure a me; invece per una coppia che convive

  2. io credo, a parte tutte le ipotesi da te menzionate, che ci siano ancora moltissimi figli del coito interrotto. perchè si, nel 2016, c’è ancora chi lo ritiene un metodo contraccettivo…

    • Vero, purtroppo! Vedi sopra! Però un ripassino di educazione sessuale non guasterebbe allora.
      E’ come dire: “E’ capitato un incidente perchè uno dei guidatori non conosceva la segnaletica stradale!

  3. Un’amica di mia mamma sosteneva che la figlia era rimasta incinta in piscina… Uno spermatozoo vagante è passato attraverso il costume e lei è rimasta incinta… Pazzesco!

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