Nuovo DPCM Conte: guida agli aiuti economici per il Coronavirus

Ultima modifica 18 Novembre 2021

Lo scorso sabato 28 marzo il Presidente Conte ha firmato l’ultimo dei decreti riguardanti la situazione di emergenza dovuta al Covid-19. Il nuovo DPCM, costruito d’intesa con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, mira ad aiutare i comuni in questa fase di allarme sanitario.

Nuovo DPCM Conte: aiuti ai cittadini

nuovo DPCM

Il governo ha stanziato 4,3 miliardi per i comuni, in anticipo rispetto alla scadenza prevista a maggio. A questa somma ha aggiunto 400 milioni per buoni pasto e beni alimentari e farmaci destinati ai cittadini in difficoltà economica.

A ciascun comune verrà così erogata una somma a titolo di Fondo di solidarietà comunale in due rate: a maggio (il 66%) e a ottobre 2020 (il restante 34%).

La ripartizione avverrà sulla base del gettito derivante da Imu e Tasi.

Ai comuni, secondo i calcoli del nuovo DPCM, andrà una quota assicurata attraverso una quota dell’Imu che è di oltre 2 miliardi, oltre a una serie di incrementi effettuati prendendo come valore il valore del Fondo di solidarietà comunale del 2019. Il che vuol dire che tutti i comuni italiani sono già dotati per statuto di un fondo di solidarietà. La novità è l’incremento per decreto da parte dello stato di circa 400 milioni di euro..

Oltre a questo incremento il governo sta pensando ad altre misure di sostegno.

Verosimilmente nei prossimi giorni si assisterà all’istituzione di altri sostegni al reddito, ad esempio si vocifera di un ipotetico reddito di emergenza, ma ancora niente è stato stabilito.

Viene però confermato il bonus da 600 euro una tantum per i lavoratori autonomi, con partita Iva e stagionali, allargato anche a chi non ha entrate di alcun genere.

Le domande dovranno essere presentate a partire dal 1 aprile.

Oltre a questo è possibile accedere alla sospensione del mutuo sulla prima casa fino a un massimo di 18 mesi.

Qui il decreto completo di allegati

Questo nuovo Decreto ha stanziato un’ultima misura a sostegno delle famiglie in difficoltà dovuta al Covid.

nuovo DPCM

Di seguito vorremmo però anche riassumere tutte le altre misure disposte nei giorni precedenti al nuovo DPCM, per dare un’idea completa a tutti i nostri lettori.

  • LAVORO DIPENDENTE: CASSA INTEGRAZIONE E ASSEGNO ORDINARIO

Cassa integrazione in deroga su tutto il territorio, per tutti i dipendenti e di tutti i settori.
La causale che il datore di lavoro dovrà apporre è “COVID-19”. La durata massima di 9 settimane. La presente disposizione è estesa alle imprese che già beneficiano della cassa integrazione straordinaria.
Esiste inoltre la possibilità di accedere ad un assegno ordinario con causale “emergenza COVID-19”, esteso ai dipendenti presso datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale (FIS).

  • INDENNITÀ UNA TANTUM A PROFESSIONISTI E CO.CO.CO.

Come scritto sopra, ai liberi professionisti titolari di partita Iva, ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla Gestione separata non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, agli operai agricoli a tempo determinato, ai lavoratori dello spettacolo, ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago e ai lavoratori stagionali del settore turismo viene riconosciuta una indennità di 600 euro.
Oltre a 300 milioni di euro che copriranno tutti gli esclusi a questo bonus.

  • CONGEDO PARENTALE STRAORDINARIO

I genitori lavoratori dipendenti e autonomi potranno richiedere un congedo parentale straordinario per figli fino a 12 anni (limite non applicabile per figli disabili) fino a 15 giorni, ricevendo stipendio pari al 50%.
Premio per il lavoro svolto nella sede
I dipendenti che a marzo abbiano lavorato in sede, il cui reddito non supera i 40.000 euro avranno diritto ad un bonus di 100 euro, in proporzione ai giorni svolti nella sede di lavoro.

  • VERSAMENTI IN SCADENZA IL 31 MARZO

Molti dei versamenti scadenti il 16 marzo sono stati rinviati a fine marzo e al 31 maggio. L’agenzia delle Entrate ha pubblicato un utile vademecum con su riportate tutte le scadenze e le proroghe.

Sospesi i versamenti Iva, addizionali Irpef, ritenute, contributi previdenziali e premi di assicurazione obbligatoria.

I versamenti sospesi potranno essere effettuati sia in unica soluzione o in 5 rate, da maggio 2020 (Fonte: Confesercenti Firenze)

  • SOSPENSIONE E DIFFERIMENTO UDIENZE E TERMINI

Rinviate anche le udienze in tribunale fino al 15 aprile 2020 per procedimenti civili e penali pendenti presso tutti gli uffici giudiziari (salvo specifiche eccezioni previste dalla stessa norma).

  • SOSPENSIONI PER SOCIETÀ

Le società soggette a presentazione di bilancio potranno differire il deposito di quest’ultimo entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale.

  • SOSPENSIONE MUTUI PRIMA CASA

È possibile sospendere le rate dei mutui contratti per l’acquisto della prima casa fino a 18 mesi. Le indicazioni saranno fornite dalle banche presso le quali si è acceso il mutuo.

(Questo il testo completo del Decreto del 17 marzo )

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