Orvieto, quando una città è pet unfrendly

Ultima modifica 15 Marzo 2016

 

Sembrava la solita bufala di mezza estate quella che correva sul web sull’ordinanza del sindaco di Orvieto contro possibilità di accesso degli animali all’interno delle aree del centro storico anche al guinzaglio. Non era solo polemica del web visto che il Partito animalista europeo, nella persona di Enrico Rizzi, capo della segreteria nazionale, aveva anche diffidato il sindaco per l’ordinanza ritenuta illegittima.  L’ordinanza, firmata dal precedente primo cittadino, vietava l’accesso in alcune zone ai quattro zampe annunciata con tanto di cartelli di divieto e le eventuali sanzioni a carico di chi infrangeva la norma.
orvieto_caniSi sono prontamente levate alte le voci delle proteste dei possessori di cani che si trovavano a visitare Orvieto (e anche di quelli intenzionati a visitare la bella cittadina Umbra) che, minacciando di togliere le tende e di andare in altri luoghi altrettanto interessanti dove però fosse possibile passeggiare insieme ai loro amici senza incorrere in divieti o multe, avrebbero creato un ulteriore danno alla già provata economia del settore turistico. In un anno in cui il tempo è tutt’altro che collaborativo, il tamtam fra i vari possibili turisti della cittadina umbra che, avvisati della strampalata ordinanza, avrebbero evitato la bellissima Orvieto, ha fatto si che il sindaco, da poco eletto, prendesse rapidamente le distanze da una regola assurda e decisamente poco utile ad una città che vive di turismo.

“Ad Orvieto i cani sono i benvenuti, insieme ai loro proprietari”, esordisce così la precisazione del sindaco Giuseppe Germani in merito alla possibilità di accesso degli animali all’interno delle aree del centro storico. Precisazione affidata all’ufficialità del sito del Comune stesso dove il primo cittadino prende le distanze dalla decisione di interdire l’accesso dei quattro zampe e precisa che “Tra settembre/ottobre verrà approvato un Regolamento Comunale per disciplinare l’intera materia del benessere degli animali”. L’atto, adesso,  potrebbe essere sospeso o ritirato. Rizzi, da canto suo, fa sapere di essere soddisfatto della presa di distanza del sindaco.
Orvieto - UmbriaUn cambiamento di rotta determinato anche dal fatto che, l’ordinanza sotto accusa, non è farina del sacco di questa giunta bensì della precedente. Inoltre, il primo cittadino tiene a precisare che la decisione di sospendere l’atto nulla ha a che vedere con le polemiche di questi giorni che, dice, sarebbero nate da un fraintendimento del provvedimento stesso che non riguarda tutto il comune ma solo le aree verdi. Ancora una volta però si è creata una situazione spiacevole che mirava a colpire indiscriminatamente tutti i proprietari di cani per colpa dei pochi maleducati che lasciano le deiezioni dei loro animali ovunque.

Elisabetta Dal Piaz

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