Quando non è la religione a comandare

Ultima modifica 10 Ottobre 2019

Natale a KenoshaCrocifisso no, crocifisso sì. Ora di religione no, ora di religione sì.
Fare la festa di Natale a scuola, sì o no?

Quanti problemi!

E quante polemiche!

Quella sul crocifisso poi credo sia senza fine.

Diciamolo: il grande problema dell’Italia è avere il Vaticano all’interno dello Stivale.

Qui? No, qui è diverso. Ovvio, se i figli li si manda in una scuola cattolica privata, il problema non si pone. Ma è una scelta. Nella scuola pubblica è diverso!

Qui non ci sono crocifissi. Non c’è l’ora di relgione ma in Social Studies (che è la materia che racchiude storia, geografia ed economia) fanno storia delle religioni. Che è giusto! Se vuoi fare Religione Cattolica, fuori dall’orario scolastico porti il figlio al catechismo.

Qui siamo nel paese del politically correct quindi non devono offendere nessuno. Così nelle città si possono trovare tutte le chiese di ogni ordine e religione… ops! scusate: LUOGHI DI CULTO.

E quindi anche a scuola non c’è la recita di Natale. Non c’è la festa di Natale. Semmai una festicciola in classe previo avviso dell’insegnante a tutti i genitori in cui si chiede l’autorizzazione ai genitori.

Così non le chiamiamo Vacanze di Natale ma Pausa Invernale (winter break) e non le chiameremo nemmeno Vacanze di Pasqua ma Pausa di Primavera (spring break).

Giusto?

Sbagliato?

Equo direi. A me piace così.

Ma vi posso dire che, in generale, il Natale qui è molto più sentito e partecipato che non in Italia. Non è la città che si decora ma sono i cittadini che decorano la città e non si lasciano intimidire. Perché può esserci la crisi, uno può perdere il lavoro, ma al Natale non rinuncia. Le decorazioni natalizie vengono allestite nel weekend del Thanksgiving (a fine novembre), in anticipo rispetto all’Italia. Ma, non celebrando l’Epifania, vengono smontate subito dopo capodanno.

DUE  QUATTRO

(Scusate la qualità ma non ho una macchina adatta alle foto notturne!)

Mi dicono, noi siamo sempre in Italia per Natale quindi non l’ho visto di persona, che la messa di mezzanotte qui è davvero MOLTO MOLTO sentita e vissuta. Con mamme e nonne che portano vassoi di biscotti, tè caldo e zuppe per dar da mangiare ai “deboli” (che possono essere i poveri ma anche gli anziani senza famiglia o i malati). La gente che canta per strada e qualcuno giura di aver anche visto Mr. SANTA CLAUS volare in celo con la slitta colma di doni e Rudolph che sorrideva ai bambini!

Renata Serracchioli

 

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