Ma c’ero prima io!

Ultima modifica 16 Marzo 2016

Penso che la maternità e il dover diventare una donna e una mamma insieme sia la seconda cosa più difficile al mondo. La prima? Far alzare la tavoletta a tuo marito quando va in bagno… Ok, scherzo.
La prima è ovviamente crescere un figlio. Cercando di sbagliare il meno possibile.

mamma-e-papà-intimità

Ma come si convive con un uomo quando si è mamma?

Quando parli con lui, sei continuamente interrotta da tuo figlio che richiama la tua attenzione.
Il mio istinto mi fa voltare subito verso la vocina. Quello con la vociona si arrabbia.
Vorrebbe che gli dicessi di aspettare, che c’era prima lui.
Già, dice fra il serio e il faceto, c’era prima lui.

Ovviamente, l’unica cosa fattibile con la vocina di cinque anni è provare a fargli capire che deve aspettare il suo turno. Come dal salumiere.

E quando lui vorrebbe sedurti mentre stai in cucina con tanto di grembiule e mestolo in mano?
Ma non ha ancora capito che se il bambino è sveglio, tempo due secondi si sentirà un “mamma!!!”?

Certo prima ogni luogo e momento era buono, eravamo soli in casa. Ora lo siamo raramente.

Soluzione? Ogni tanto trovare del tempo per stare soli, per chiacchierare senza essere interrotti.
Alla fine, essendo rari e volendone sempre più di quelli che poi effettivamente riusciamo ad avere, si mantiene vivo l’interesse, la voglia di raccontarsi e l’attesa peri nostri momenti più intimi…

E sorrido quando il consorte mi bacia, il tappetto dice che io sono la sua mamma e lui ribatte, al solito: ma c’ero prima io !!

Nathalie Scopelliti

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