È stato annunciato l’ennesimo provvedimento per eliminare il sovraffollamento delle nostre carceri.
Siamo da tempo sotto accusa per il vivere non degno di un paese civile al quale condanniamo, anche prima dell’esito dei processi, le persone accusate o che hanno commesso delitti.
L’Europa ci accusa, e sovente abbiamo pagato forti ammende, ora dopo che la Corte Suprema ci ha condannato a risarcire i danni subiti nell’ambiente carcerario da due reclusi e che, conseguentemente, si prevedono altre numerose richieste di risarcimento. Nella speranza di fermarle che cosa ha pensato di fare il nostro Governo?
Ma di svuotare le carceri, ovviamente, e il ministro pensa anche ad una possibile amnistia!
Come non si impara nulla dalle esperienze passate!
Ogni volta che, per un indulto o un’ amnistia, uscivano dal carcere numerosi detenuti gli stessi vi rientravano dopo pochi mesi, dopo aver compiuto altri misfatti, e la situazione ritornava invariabilmente uguale.
Uomini che vivono in spazi ristretti, insufficienti, celle che contengono il doppio, il triplo del numero consentito, impossibilità di lavoro e di passare del tempo in spazi aperti e via discorrendo.
Carceri più o meno moderne sono state, nel frattempo costruite e mai utilizzate, per mancanza di personale, dicono o di mille altri problemi che nessuno si cura di risolvere.
E si giunge sempre a dover svuotare gli istituti, depennando reati, concedendo i domiciliari, abbonando 1, 2 anni di pena e quant’altro.
Ci assicurano che per i reati gravi non ci saranno sconti di pena, che i veri malviventi resteranno in carcere, ma hanno idea, credono veramente che la vita di tutti venga realmente turbata o resa impossibile dai grandi malfattori?
Pensano che il pensionato, la vecchietta che va a fare la spesa con un borsellino contenente pochi spiccioli temano di incontrare un assassino? Che la loro vita venga resa un incubo dai grossi delinquenti?
No. È la piccola delinquenza che rende difficile la loro vita di tutti i giorni.
Il borseggiatore che strappa loro la borsetta, il ladro che deruba le loro case e che, spesso, non trovando bottino, le devasta, chi dà loro un colpo in testa per pochi spiccioli o che distrugge per puro vandalismo sono i nemici i tutti i giorni.
I piccoli delinquenti che si avvantaggeranno dal decreto o della prevista (?) amnistia sono i loro persecutori, i loro nemici.
Quelli che, guidando una automobile, magari rubata ed in preda di alcool o droga, investono e uccidono ignari passanti, anche sui marciapiedi piuttosto che sulle strisce sono quelli che temono, ma quelli non sempre sono ristretti in carcere, quelli, spesso sono liberi, liberi di ripetere le loro gesta, per merito di un giudice comprensivo, per merito di leggi lassiste, per merito di carceri sovraffollate…e chi più ne ha più ne metta.
Ma che volete farci… nulla cambia, niente di nuovo sotto il sole, è sempre la stessa prassi, non si va al cuore del problema, non si cerca di risolverlo dalla radice.
No, si fa un decreto e si svuotano ( temporaneamente) le carceri, o si pensa ad un’ amnistia.
E il problema sparisce! Per quanto tempo? Che importa!
Sparisce e…poi si vedrà, ci penseranno quando si ripresenterà, quando l’Europa ci metterà, di nuovo sotto accusa, e allora?
Semplice: emaneranno un decreto svuota carceri, un’ amnistia e……tutto si rinnoverà immutato!