Tanto per divertirsi un po’

Ultima modifica 18 Gennaio 2016

divertimento giovanileSiamo proprio sicuri che noi italiani abbiamo idea della vera accezione del termine divertimento?
A  partire dai media che, giorno dopo giorno, ci informano, forse con un po’ di desolazione, dei nuovi divertimenti soprattutto di giovani e giovanissimi  importati agli USA o da altri stati americani.
Chiamarli divertimenti mi sembra improprio. Sballi, idiozie, cretinate, atti violenti, vandalici ma, per favore, non chiamiamoli divertimenti.
È indubbio che tutti gli esseri umani, nessuno escluso, siano dotati di un cervello, ma pensante? Dotato di capacità intellettuali e intellettive?
Permettetemi di dubitarne. Non c’è giustificazione alcuna per tali passatempi.

Non è una giustificazione la giovane età, né la noia, la volontà di seguire la moda o, tantomeno, la pretesa di privazione dei sogni.
Privazione di cui accusano le generazioni che li hanno preceduti, privazioni proclamate ogni giorno, anche con autoaccuse da quasi tutti i media.
Ma di quali sogni li avremmo privati?
Del sogno di avere una vita migliore?
Del sogno di poter fare, o, meglio, non fare quello che vogliono?
Quello che pretendono, anche senza le capacità necessarie? Anche senza merito?
Pensano, ma sbagliano, che tutto sia stato facile per i loro genitori, per i loro nonni?
Sono realmente convinti che la vita per i loro avi sia stata più facile della loro? Che abbiano trovato , come si dice, la pappa pronta? Che abbiano potuto realizzare i loro sogni e non si siano dovuti accontentare mai?

Senza parlare delle conseguenze e dei pericoli della guerra, che oltre ad aver spezzato tante vite, ha reso difficilissima la vita durante e dopo quel periodo.
Pensano forse che la pace abbia portato prosperità senza sacrifici? Che realmente i loro genitori abbiano avuto una vita migliore di quella dei loro nonni e dei loro bisnonni?
Non sempre è stato così! Molti ne hanno avuto una peggiore al di la della retorica dilagante.
Ma è per questo che si drogano? Si ubriacano? Colpiscono un ignaro passante all’improvviso e senza motivo con un pugno in pieno viso?
È per questo che si versano alcool negli occhi o rovesciano automobili, bruciano cassonetti o si abbandonano alla violenza?
Per divertirsi? È questa la loro idea di divertimento?

Poveretti! Farebbero quasi pena se i loro atti non coinvolgessero persone innocenti.
Penso che siano la noia, la mancanza di sapere, l’assenza di curiosità che ti spinge a scoprire il mondo che si nasconde dietro l’angolo, l’accidia, la stupidità ad inibire loro la capacità di essere, di diventare uomini nel senso più vero del termine. Ma soprattutto è la mancanza di volontà a tradirli.

Si riuniscono in gruppi, meglio, in branchi, si stordiscono di droga ed alcool per non pensare, per onnubilare le loro menti, per non essere, per entrare in quel limbo che ottenebra le coscienze e li induce a compiere atti idioti che vanno oltre l’autolesionismo, versandosi alcool negli occhi, incuranti delle conseguenze o sferrando pugni per veder cadere a terra, tramortiti, ignari passanti.

Non lasciate che i vostri bambini si annoino, cercate di dare loro più stimoli, non concedete loro tutto, dite dei no spiegandone il perché, anche se credete che siano troppo piccoli per capire, incuriositeli sempre delle cose del mondo, cercate di stimolare i lor interessi, non rendete le cose troppo facili, ma lasciate che debbano superare degli ostacoli, chiarite da subito che diritto si accompagna con dovere.
Da subito, da sempre, date loro delle buone basi su cui costruire la vita, con il vostro aiuto certamente, ma con il loro impegno, il loro lavoro.

Bisogna chiarire che non sempre i sogni si avverano, che bisogna inseguirli, ma con una buona dose di sano realismo, che accontentarsi non sempre e blasfemo, che, a volte, è necessario, indispensabile e, aiuta a vivere, a vivere al meglio.   

Nonna Lì

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