Terme di Caracalla con i bambini: l’Associazione Mage una garanzia

Ultima modifica 30 Ottobre 2017

Metti una domenica mattina di febbraio con il sole e con i bambini ai giardini delle Terme di Caracalla, metti anche Titti Lepore e Barbara Girone, le due super guide dell’associazione MAGE, che hanno esplorato con noi il percorso e la storia antica di quel luogo e sei sicuro che sarà una bella esperienza.

Visita alle Terme di Caracalla con i bambini con l’Associazione Mage

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Siamo pronti, i bimbi vengono divisi in due gruppi a seconda dell’età.  Per entrare utilizziamo una finta moneta d’epoca con tanto di Ercole disegnato su. Moneta avuta in dotazione dalle nostre accompagnatrici. I bambini sono entusiasti, ognuno ha a disposizione una propria cartellina con dentro il materiale da visionare e da scrivere/colorare durante la visita. Il senso di autonomia che crea quella cartellina in mano ai bambini è fortissimo. Tutti i piccoletti percepiscono di essere in un luogo importante e sono molto curiosi di conoscerne i segreti.

Noi siamo con Barbara che spiega ai bimbi più piccoli.

Ma che cos’erano le Terme di Caracalla? I ricchi potevano lavarsi in casa, il popolo della Roma povera invece, doveva pagare per entrare nelle vasche delle terme. Da qui il nome de “La Villa del Popolo”.

Alle Terme si entrava con pochi soldi, ci si poteva servire della palestra e della biblioteca oltre che delle vasche per fare il bagno. Alle Terme ci si andava per incontrare gente, per allacciare relazioni, per chiacchierare, per farsi invitare ai banchetti. Tutto il complesso termale poteva contenere fino a 1600 persone ed erano circa 10.000 le visite giornaliere. Insomma, chi è che ha detto che gli antichi romani erano sporchi e non si lavavano?

Arrivati nel punto in cui c’era quella che una volta era la palestra, i bambini si sono scalmanati con la corsa. Abbiamo visto nelle immagini portate da Barbara le statue che ornavano quel luogo. Abbiamo ammirato i mosaici dei pavimenti che si trovavano anche nelle stanze per il cambio dei vestiti. Simpatico l’aneddoto sulle ruberie che avvenivano negli spogliatoi. Ecco che allora c’erano quelli che controllavano i vestiti e che venivano pagati moltissimo, più di quanto si spendeva per entrare alle terme.

Il momento più bello alle Terme di Caracalla con i bambini?

Barbara ci ha spiegato che ai tempi degli antichi romani il sapone che c’è oggi ovviamente non esisteva, c’erano invece dei preparati fatti di olio e di polveri abrasive. Udite, udite! Abbiamo ricreato quell’impasto proprio lì! Barbara aveva con se un vasetto di bicarbonato e crema per la pelle. Abbiamo mischiato tutto al momento sulle mani dei bimbi che si sono offerti per l’esperimento. Devo dire tutti!  Abbiamo usato anche lo strigile! No, non è una parolaccia, si tratta di un arnese che nella Roma antica veniva usato sul corpo per raschiare sporcizia o per spalmare gli unguenti. Per noi lo strigile è stato la paletta di plastica – quella con cui giriamo lo zucchero nel caffè – che devo dire che ha svolto egregiamente il suo compito! Che bell’idea!

Divertimento assoluto.

Davvero brave le nostre guide. Hanno spiegato, incuriosito e raccontato, hanno lasciato liberi i bambini di colorare, scrivere, giocare, fare domande ed anche disturbare.

Anche per noi adulti è stata una bella passeggiata piena di scoperte, non vediamo l’ora di farne un’altra.

Brave le nostre esperte di storia, ci vediamo presto, alla prossima scoperta guidata.

Graziana Le Donne

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