Ultima modifica 4 Febbraio 2025

Abbiamo visto in anteprima Una barca in giardino, un film d’animazione francese di Jean François Laguionie che uscirà nelle nostre sale cinematografiche il 13 febbraio.

Devo dirvi, che come un pò tutti i film francesi, a me è piaciuto; l’ho trovato poetico e molto bello, di una raffinatezza che solo pochi riescono a ricreare.

Ma se devo essere del tutto onesta, non ha entusiasmato molto le mie figlie, più che altro la piccola;
credo che sia un film d’animazione destinato a un pubblico di bambini più grandi, 10 anni, per essere apprezzato a pieno.

La trama di Una barca in giardino

Ci troviamo nei primi anni cinquanta, la guerra è appena finita, e conosciamo François un ragazzino amante del giro di Francia che vive sulle rive del fiume Marna, non lontano da Parigi.
Il patrigno con il quale al momento non ha un grande legame, e che da lui viene considerato come abitudinario, un giorno intraprendere una nuova attività.
Decide quindi, di riprodurre nel giardino di casa loro, la celebre imbarcazione del marinaio Joshia Slocum, il primo a compiere da solo, il giro del mondo, su una barca a vela.
Sarà proprio questo nuovo progetto a far stringere un legame tra i due.
Infatti, il protagonista si appassionerà ai grandi navigatori, viaggiando con la fantasia nella barca in giardino.
In questi anni, durante la costruzione della barca in giardino, François passerà dall’età dell’infanzia a quella dell’adolescenza.

Un film d’animazione che ci fa viaggiare tra realtà e fantasia, con un forte desiderio di partire verso l’ignoto.

una barca in giardino

In questo film riusciamo a vedere come il regista posi l’attenzione del protagonista, che vive quel determinato periodo in cui sta lasciando l’età di fanciullo per diventare un adolescente e quindi anche i primi amori.

Ho apprezzato molto il linguaggio con cui parla agli spettatori, che è intimo e direi anche poetico.
Se pensiamo al fatto che ci sta parlando con gli occhi del protagonista, un bambino del dopo guerra che sogna grandi avventure.

Mi ha ricordato per alcuni versi me, quando mi ero appassionata ai viaggi e avevo letto l’intera biblioteca di mio zio, sui reportage in giro per il mondo.
Così il protagonista fa la stessa cosa, inizia a divorare i libri della biblioteca del padre che parlano degli esploratori e comincia con la mente a ripercorrere le loro gesta.

Una barca in giardino ci fa emozionare perché con la semplicità del disegno e qualche piccolo dialogo, ci fa riflettere sui legami tra genitori e figli, facendoli diventare metafore di grandi viaggi immaginari.

una barca in giardino

Un film d’animazione intimo che va guardato, ma sicura che la maggior parte se lo perderà, non essendo per grandi masse, e questo mi dispiace.

“Loro hanno già fatto il giro del Mondo stando in giardino”

Così si chiude il film, con queste parole del protagonista che inconsapevolmente ci ricorda come i legami famigliari possano intensificarsi avendo un progetto in comune.

Voto 7

#SPAVENTOMETRO 0

Nessuna scena paura adatto a tutti, ma credo ad un pubblico più grande.

Dati tecnici:
Una barca in giardino
di Jean François Laguionie
2024, Trent Film
durata 1 h e 15 min
Animazione per famiglie

Al cinema dal 13 febbraio 2025

Classe 1985 nata e cresciuta a Milano, meglio Cormano. Sono laureata in scienze sociali applicate ma nella vita ho fatto un pò di tutto. Da febbraio 2017 ho lasciato il nord per trasferirmi a Catania con la famiglia, rientro nella City a settembre 2024 per godermi a pieno tutti gli eventi che questa città ha da offrire! Sono mamma di due piccole pesti che adoro, anche quando mi fanno impazzire. Dal 2020 ho iniziato a lavorare come content writer/copywriter e successivamente ho preso la qualifica con Meta in Social Media Marketing. Amo viaggiare, la lettura, il cinema, le serie tv, i giochi di società ed il baseball/softball.

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