Ultima modifica 19 Dicembre 2025
Un ritorno alle mani, alla creatività e ai talenti di ogni bambino: è questo il cuore di Bravo! di Maestri d’Arte, il progetto che dal, 17 dicembre, entra ufficialmente nelle scuole italiane, diventando parte del piano curricolare della primaria e della secondaria di primo grado.
Un’iniziativa innovativa che parla anche (e soprattutto) ai genitori, perché mette al centro un’idea di scuola più vicina ai bisogni reali di bambini e ragazzi: imparare facendo, sperimentando, osservando, creando.
Bravo! Un nuovo modo di apprendere, più vicino ai ragazzi

Il progetto nasce grazie al Protocollo di Intesa triennale tra la Fondazione Culturale PENSARE oltre, guidata dal Cav. Elisabetta Armiato, già étoile del Teatro alla Scala di Milano, e il Ministero dell’Istruzione, con il Ministro Giuseppe Valditara.
L’obiettivo? Portare le botteghe d’arte dentro la scuola, trasformando l’apprendimento in un’esperienza viva e concreta, dove ogni alunno diventa protagonista e può scoprire i propri talenti, rispettando tempi, inclinazioni e unicità.
Milano capofila del progetto
A guidare questa prima fase sarà l’Istituto Comprensivo Alda Merini di Milano, una grande realtà scolastica con circa 900 alunni, che ha già avviato il progetto formando 20 docenti della primaria e della secondaria di primo grado.
Gli insegnanti sono stati portati simbolicamente “a bottega”, come giovani apprendisti, lavorando insieme al Maestro orafo Germano Sigolo dell’Accademia Orafa Ambrosiana. Attraverso l’arte orafa hanno esplorato e sviluppato i temi della storia e della letteratura del Rinascimento, unendo teoria e pratica in modo coinvolgente.
Dal Rinascimento… al suono del violino
Ora l’esperienza arriva anche agli studenti. Protagonista sarà una classe seconda della scuola secondaria di primo grado, impegnata nello studio del Rinascimento.
I ragazzi scopriranno questo periodo storico affascinante attraverso un altro mestiere d’arte: la liuteria. Toccheranno con mano materiali e legni utilizzati per violini e chitarre e assisteranno all’esibizione del giovane violinista Alan Cappuccio, che accompagnerà gli studenti in un viaggio musicale dal Rinascimento ai giorni nostri.
Un racconto fatto di suoni, storie e personaggi, tra le Signorie più importanti dell’epoca, capace di rendere la storia viva e memorabile.
Un progetto che guarda anche al futuro
«I ragazzi hanno fame di conoscenza, vogliono capire attraverso azioni pratiche e visibili, imparare a creare con le proprie mani.
Bravo! di Maestri d’Arte risponde a queste esigenze e può diventare anche una concreta opportunità lavorativa per il futuro».
ha dichiarato Elisabetta Armiato.
Un messaggio forte, soprattutto per i genitori, che sempre più spesso si interrogano su come aiutare i propri figli a orientarsi e a valorizzare i propri talenti.
Un’équipe multidisciplinare a supporto
A supervisionare il progetto sarà un comitato scientifico composto da pedagogisti, filosofi, artisti, artigiani e umanisti, che seguiranno le classi attraverso un vero e proprio diario didattico, monitorando obiettivi e risultati.
Coautrici e formatrici del progetto sono le prof.sse Gabriella Landini Saba e Luisa Piarulli, con il supporto delle tutor Maurizia Luceri e Silvia Leggio. Importante anche la collaborazione con realtà d’eccellenza come Fondazione Cologni, Mestieri d’Arte e Fondazione Carlo Antonio Monzino.
Bravo! di Maestri d’Arte dimostra che un altro modo di fare scuola è possibile: più umano, più concreto, più vicino ai bambini e ai ragazzi. Un progetto che unisce sapere, manualità ed emozioni e che potrebbe davvero segnare una svolta nell’educazione italiana.




