Se mi chiedete di raccontarvi una delle esperienze più scatenate della mia adolescenza, non c’è ombra di dubbio: The Rocky Horror Show. Immaginate la scena: avevo 17 anni, una visione abbastanza ristretta della vita e un’incredibile dose di imbarazzo adolescenziale. Dove sono andata a finire? A teatro con mia madre (un musical dove si cantano canzoni come “Sweet Transvestite” e si balla il Time Warp). Inutile dire che da quel momento ho capito che, forse, la vita non sarebbe mai stata come me l’aspettavo.
Rocky Horror è quel tipo di spettacolo che trasforma ogni convenzione sociale in poltiglia.

Quello che all’inizio ti appare come un musical un po’ “fuori dalle righe” diventa un’avventura travolgente, e che tu lo voglia o no, ti ritrovi a cantare, ballare e rispondere agli attori come se fossi anche tu parte di un rito di iniziazione. Niente è più liberatorio che un musical che prende a calci l’ipocrisia e ti invita a vestirti da transessuale o da Brad (per chi proprio non vuole “osare” con le calze a rete).
Ecco, The Rocky Horror Show è quello spettacolo che ti fa riflettere su tutto, soprattutto sul fatto che forse non dovresti mai più chiedere a tua madre di andare a teatro con te… ma che, al contempo, si rivela uno dei regali più trasgressivi e belli che una persona possa mai fare per il proprio 40° compleanno.
Sì, avete capito bene. A 40 anni, mi sento pronta a riscoprire la mia giovinezza… e chi meglio di The Rocky Horror Show. Un musical che ti insegna l’arte della trasgressione con tanto di sweet transvestites e scienziati pazzi. Ma quest’anno, la novità è che nel ruolo del leggendario Dr. Frank-N-Furter c’è Jason Donovan. Sì, proprio lui, la popstar che ha fatto sognare negli anni ’80 (io dovevo ancora nascere), ora nelle vesti del geniale e provocante scienziato. Dire che non vedo l’ora di vedere Jason Donovan in calze a rete è un eufemismo.
Ma qual è la storia di The Rocky Horror Show?

Immaginate la scena: una tempesta, un’auto in panne e una coppia di fidanzatini un po’ goffi e naif. Brad e Janet, due perfetti rappresentanti della normalità borghese, si rifugiano in un misterioso castello sperduto nel nulla.
Il castello in questione è il regno di Frank-N-Furter, uno scienziato pazzo, che si può descrivere come il connubio perfetto tra genio e follia. Ma Frank-N-Furter non è solo un “semplice” scienziato: è l’incarnazione di un’idea molto più grande, quella di liberarsi da ogni tabù e di abbracciare ogni forma di espressione personale. Il suo esperimento? Creare l’uomo ideale (e che uomo!). E come si fa a creare l’uomo perfetto? Beh, basta un po’ di sangue, un po’ di scienza e un sacco di trasgressione. Il risultato di questo esperimento scientifico non è altro che Rocky, il “mostro” creato da Frank, ma che in realtà è una sorta di prototipo di bellezza e desiderio. Un uomo perfetto, in carne e ossa, ma anche simbolo di un perfetto disordine emotivo e sessuale.
Brad e Janet, i due fidanzatini innocenti e un po’ imbranati, non immaginano neppure lontanamente in che guaio si stanno cacciando. Quello che inizialmente sembrava un semplice rifugio dalla tempesta, si trasforma presto in un viaggio di scoperta e liberazione, un’esperienza che non solo scardinerà tutte le loro convinzioni morali e sociali, ma cambierà per sempre la loro visione della vita e della sessualità.
Il Musical che fa scatenare la folla
Quello che rende The Rocky Horror Show un’esperienza unica (oltre alla pazzia delle canzoni e delle performance) è la partecipazione del pubblico. Non è solo uno spettacolo da guardare, è un’esperienza da vivere. Ogni volta che Time Warp inizia, il pubblico si scatena come se fosse un rave anni ’80 (con tanto di passi illustrati nel fan kit se non lo conoscete). E vogliamo parlare dei travestimenti? Chiunque può partecipare, quindi ti trovi davanti a una folla di Brad, Janet, e… più di un Frank-N-Furter a metà prezzo. Ma tranquilli, non ci sono giudizi: il motto di Rocky Horror è “DON’T DREAM IT, BE IT”. E quindi, mi raccomando, non solo venite vestiti, ma preparatevi anche a fare la vostra parte. Questo non è un musical da guardare in modo passivo, è un vero e proprio rito collettivo.
E mentre ci immergiamo nel turbinio di paillettes e stiletto (ricordatevi che le scarpe col tacco sono d’obbligo), è bello pensare che, alla fine, il messaggio che Rocky Horror ci lascia è quello di essere liberi, senza vergogna e di ridere delle nostre stesse paure.
Da Milano a Roma: L’epopea di Rocky Horror

Quindi, se siete nei paraggi di Milano (o Roma), Rocky Horror vi aspetta a braccia aperte.
Ecco gli orari per non perdere nemmeno un momento di puro divertimento e follia:
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Martedì 18, Mercoledì 19, Giovedì 20, Venerdì 21 novembre 2025 – ore 21:00
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Sabato 22 e Domenica 23 novembre 2025 – ore 16:30 e 21:00
Biglietti disponibili su
TAM TICKETS: https://ticket.teatroarcimboldi.it
TICKETONE: www.ticketone.it
Roma
Dal 25 al 30 Novembre 2025 – ROMA, Teatro Brancaccio
Quando mia figlia sarà adolescente, sarà il primo musical “da grandi” che la porterò a vedere. Parola di mamma che ha imparato a essere tutto ciò che può essere, anche con tacchi troppo alti. E calze a rete, ovviamente.



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